Google, Amazon, Microsoft, Dell e Hewlett-Packard: produzione fuori dalla Cina?

I colossi statunitensi del mondo hi-tech starebbero valutando la possibilità di spostare le produzioni fuori dalla Cina, ma sempre nei Paesi asiatici.

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a cura di Dario D'Elia

Google, Amazon, Microsoft, Dell e Hewlett-Packard, secondo la testata Nikkei, avrebbero iniziato a valutare come spostare le rispettive produzioni fuori dalla Cina. Più fonti industriali avrebbero confermato che è iniziata l'operazione di sondaggio in diversi Paesi asiatici capaci di accogliere nuovi siti produttivi.

A giugno Nikkei ha scoperto che Apple potrebbe spostare dal 15% al 30% della produzione degli iPhone in un altro luogo per evitare ogni effetto collaterale della guerra commerciale tra Washington e Pechino. Anche i marchi concorrenti sono dello stesso avviso, ma a preoccupare sono soprattutto i segmenti console da gioco e smart speaker.

Amazon sta guardando con interesse al Vietnam per i Kindle e la linea Echo; Microsoft invece sta pensando a Thailandia e Indonesia per l'Xbox e lo smart speaker Cortana; Google non si è ancora mossa ma la linea Home sarebbe la principale candidata; Dell e HP ovviamente stanno valutando la produzione dei portatili, che nel 2018 ha raggiunto le 70 milioni di unità esportate dalla Cina. HP soprattutto, sempre secondo Nikkei, potrebbe iniziare ad agire a fine luglio valutando Thailandia e Taiwan. Anche Lenovo, Acer e Asus vi starebbero pensando; Quanta, Foxconn e Inventec invece hanno già iniziato a produrre alcune linee prodotto in Repubblica Ceca, Messico e Taiwan.

Non deve stupire quindi che proprio Sony, Microsoft e Nintendo la scorsa settimana abbiano scritto al Governo statunitense per essere esentati dalle tariffe a causa del "danno sproporzionato" che causerebbero ai consumatori e alle imprese statunitensi.