Google Assistant cambia policy: l'utente può proteggere meglio la sua privacy

Tante novità per Google Assistant in relazione alla protezione della privacy degli utenti.

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a cura di Dario D'Elia

Google ha deciso di aggiornare la policy di gestione dei dati del suo assistente vocale (Google Assistant) e introdurre alcune novità per stemperare le preoccupazioni che sono emerse in relazione al rispetto della privacy degli utenti. Com'è risaputo il processo di trascrizione umana delle conversazioni per lo sviluppo di Google Assistant è stato sospeso.

Oggi l'azienda ci tiene a precisare che i dati audio non sono più memorizzati per impostazione predefinita. Rimane comunque possibile attivare l'impostazione Voce e attività audio (VAA) quando si configura l'Assistente. "L'adesione a VAA aiuta l'Assistente a riconoscere meglio la tua voce nel tempo e aiuta anche a migliorare l'Assistente per tutti, consentendoci di utilizzare piccoli campioni di audio per comprendere più lingue e accenti", spiega Google in suo post ufficiale. "È possibile visualizzare le interazioni passate con l'Assistente ed eliminare qualsiasi di queste interazioni in qualsiasi momento".

Inoltre gli utenti avranno la possibilità le tue impostazioni VAA e confermare le preferenze prima di riprendere qualsiasi processo di revisione umana. "Non includeremo il tuo audio nel processo di revisione umana a meno che tu non abbia riconfermato le impostazioni VAA come attive", puntualizza Google.

Il processo di trascrizione adesso rispetta una serie di precauzioni per proteggere i dati durante la revisione: gli snippet audio non sono mai associati ad alcun account utente e gli esperti di lingua ascoltano solo una piccola serie di query (circa lo 0,2% di tutti gli snippet audio dell'utente), solo da utenti con VAA acceso. Per il futuro sono previsti ulteriori filtri per la privacy.

Altra questione è quella dell'eliminazione automatica dei dati audio. Adesso avviene ogni volta che si riscontra un'attivazione involontaria dovuta magari a un rumore che suona come "Ehi Google".

"Comprendiamo che è importante farlo correttamente e continueremo a concentrarci su quest'area, compresa l'implementazione di ulteriori misure per aiutarci a identificare meglio le attivazioni involontarie ed escluderle dal processo di revisione umana", promette Google. "Presto aggiungeremo anche un modo per regolare la sensibilità dei dispositivi del tuo Assistente Google a messaggi come "Ehi Google", dandoti un maggiore controllo per ridurre le attivazioni involontarie o, se preferisci, per aiutarti a ottenere aiuto in ambienti particolarmente rumorosi". Infine la prospettiva è di ridurre al minimo la quantità di dati audio memorizzati, con una rinnovata policy di VAA entro la fine dell'anno.

"Per controllare le tue impostazioni attuali e saperne di più sui controlli disponibili, visita la pagina I tuoi dati nell'Assistente".