Google Chrome dà la svolta, preparate le armi

Google Chrome ha abbandonato la dicitura beta. La prima versione ufficiale è stabile, veloce e sicura. Ancora rimandate una funzione per le estensioni, gestione RSS e autocompetamento. Però è pronto alla preinstallazione sui PC in vendita.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google Chrome, da ieri, non più in Beta.  Con un post sul blog ufficiale di Google, infatti, ieri mattina, il browser di casa Google è arrivato alla sua prima versione ufficiale, un po’ in anticipo rispetto a quanto atteso. Più tardi, la notizia è comparsa anche sul blog di Chrome.

Questa versione  è quasi identica alla versione 0.4.154.33 per sviluppatori. Chi già usa Chrome non dovrà fare nulla, perché l’aggiornamento è totalmente automatico. Chi vuole provarlo, può scaricarlo da qui.

Dall’autunno scorso questo programma ha visto molti cambiamenti, e anche una crescita vertiginosa, tanto che si è già guadagnato una buona fetta del mercato, piazzandosi dietro Internet Exporer (69,77%) e Firefox (20, 78%), e lasciandosi Opera alle spalle.

 

Google Chrome era giù il browser più veloce sul mercato, e questa nuova release dovrebbe aumentare ancora il vantaggio. Rispetto alla prima versione, il motore di rendering è 1,4 volte più veloce con il SunSpider, e 1,5 volte più veloce con il V8Benchmark. È stata migliorata anche la stabilità dei plug-in, soprattutto quelli video.

Gestione dei preferiti e controllo della privacy: chi segue Chrome dall’inizio ricorderà la criticità di questi due aspetti. Google ha dato ascolto agli utenti, e migliorato le funzioni dei segnalibri, e anche la funzione d’importazione da e verso Chrome, e c’è anche una semplice funzione per gestire un gran numero di segnalibri. Tutti gli aspetti riguardanti la privacy solo ora controllabili da un solo punto.

Anche la sicurezza è migliorata, con una tecnologia di protezione e navigazione sicure.

Niente più Beta, quindi, perché, come leggiamo sul blog, "Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi di stabilità e prestazioni". Naturalmente si sta ancora lavorando a nuove funzioni e caratteristiche, come l’autocompletamento, il supporto RSS, una piattaforma per le estensioni, nonché il supporto per Mac e Linux.

Google aveva anticipato che nel 2009 avrebbe messo in piedi un’aggressiva campagna per promuovere il suo browser, che comprenderà, forse, la preinstallazione sui nuovi computer. Questa campagna, però, impone una che la dicitura "beta" sia eliminata, altrimenti è difficile che un produttore accetti di installare l’applicazione sui proprio computer.

Raggiunti gli obiettivi si toglie la dicitura beta. Viene da chiedersi quali siano gli obiettivi per Gmail.