Google e il testamento digitale: vuoi che muoro?

Google inaugura il servizio Inactive Account Manager, che consente di decidere cosa fare dei propri dati se l'account resta inattivo per tre, sei o 12 mesi. Un testamento digitale che consente di affidate l'account a parenti o amici, oppure di disattivarlo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Si chiama Inactive Account Manager il nuovo strumento inaugurato da Google per consentire agli utenti di decidere cosa ne sarà del proprio account e di tutti i dati ad esso correlati una volta che saremo passati a miglior vita. Un post sul blog Public Policy spiega che gli utenti d'ora in poi potranno decidere cosa farne delle informazioni digitali che hanno pubblicato in Rete, una volta che il loro account sarà inattivo per tre, sei o 12 mesi. Una sorta di testamento digitale a tutti gli effetti, perché come diceva Benjamin Franklin, le uniche cose certe nella vita sono la morte e le tasse.

La novità

La novità riguarda Google+, Gmail, YouTube, Blogger, Drive, Picasa, Voice, YouTube e tutti gli altri servizi dell'azienda di Mountain View. "Che cosa vuoi fare di foto, email e documenti quando smetterai di usare il tuo account? Google ti permette di decidere" si legge nel post ufficiale.

Le opzioni che da oggi sono inserite nella pagina di gestione dell'account Google contemplano l'affidamento dei dati a un amico o a un familiare fidato, oppure l'eliminazione completa dell'account.

Google ovviamente specifica che la morte non è l'unica opzione contemplata, "sono molte le situazioni che potrebbero impedirvi di accedere o di utilizzare il vostro account Google" si legge, ma a prescindere dal motivo dell'inattività ora si può decidere il destino delle proprie informazioni.

In un'epoca in cui affidiamo a Internet dati personali, pensieri, esperienze documentate in audio e video e foto, la possibilità offerta da Google è un'opzione da prendere in considerazione, con tutti gli spergiuri del caso. Sempre nel caso in cui il miliardario russo manchi l'obiettivo di renderci immortali da qui a 30 anni. Google deve avere pensato anche a questa ipotesi: quando l'account sarà vicino al limite di tempo di inattivtà impostato riceverete una mail e, se sarete vivi, potrete bloccare l'autodistruzione. Questo sì che sarebbe divertente!