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a cura di Alessandro Crea

Che il tracciamento degli utenti al fine di comprenderne le abitudini sia una prassi ben al di là degli scandali legati a Facebook è cosa nota, ma se ci fosse ancora bisogno di conferme una importante è giunta in queste ore da parte di Bloomberg, che ha rivelato i dettagli dell'accordo "segreto" tra Google e Mastercard, stipulato al fine di studiare il rapporto tra pubblicità online e acquisti offline.

Segreto tra virgolette perché in realtà Google aveva parlato già dell'argomento lo scorso anno in un post ufficiale, ma senza mai citare direttamente l'accordo con Mastercard, che era rimasto quindi sostanzialmente segreto e mai annunciato ufficialmente. Alcune persone che hanno lavorato direttamente al progetto avrebbero però rivelato tutto ai colleghi di Bloomberg.

Sostanzialmente Google acquisterebbe per una cifra non nota ma ammontante a diversi milioni di dollari, i dati delle transazioni da Mastercard al fine di fornire ai propri inserzionisti un report dettagliato in grado di mostrare l'impatto delle pubblicità sulle conversioni offline, ossia sugli acquisti effettuati in negozi fisici di prodotti pubblicizzati sul Web e visionati dagli utenti in questione.

Stando a quanto spiegato da Google in realtà i dati sarebbero completamente cifrati grazie a una nuova tecnologia, che renderebbe impossibile risalire dalle statistiche ai singoli utenti. Il tracciamento inoltre avviene soltanto per gli utenti connessi tramite un account Google e che effettuano il pagamento tramite una carta del circuito Mastercard entro 30 giorni dalla visualizzazione della pubblicità. Tuttavia il problema è che il tracciamento è attivo di default, senza cioè che né Google né Mastercard abbiano chiesto alcuna autorizzazione ai propri utenti.

Fortunatamente è possibile disattivare abbastanza facilmente la funzione, tramite il proprio account Google, togliendo la spunta alla voce "Attività Web e App", attiva di default ed effettivamente molto generica e poco chiara. Normalmente si pensava attivasse unicamente il tracciamento delle coordinate GPS esatte tramite i dati di Maps e le ricerche effettuate da browser, ma a quanto pare fa molto di più.