Google: ecco come abbiamo perso il dominio per un minuto

Poteva andare molto peggio, sia a Google che alla persona che per un minuto ne ha acquistato il dominio, invece fortunatamente per BigG si trattava di un suo ex dipendente che non ha fatto danni né storie per cederne nuovamente la proprietà. E Google l'ha ricompensato.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Quello che è successo lo scorso ottobre tra Google e Sanmay Ved, "l'uomo che comprò google.com", ha dell'assurdo, ma la paradossale quanto breve storia ha comunque avuto una chiusura positiva, con annessa curiosità sui vezzi da nerd della dirigenza del colosso di Mountain View, ma procediamo con ordine.

Forse avrete saputo che a ottobre scorso, probabilmente per un disguido tecnico, per un minuto circa il dominio internazionale di Google, google.com, è risultato disponibile all'acquisto, per una cifra che definire irrisoria è un eufemismo: appena 12 dollari.

Come potete immaginare se una persona meno che onesta fosse capitata da quelle parti al momento giusto sarebbe potuto accadere di tutto, sia per Google come azienda che per il servizio in sé, visto che chi ha acquistato il dominio in quel minuto ha avuto completo accesso alla dashboard per il webmaster e avrebbe potuto causare problemi in scala planetaria.

googledom 12

Invece davanti al computer c'era Sanmay Ved, un ex dipendente Google, che ancora si diletta a ficcare il naso negli affari dell'ex datore di lavoro. Così, una sera di ottobre, controllando i domini di Google (ma perché poi?) si è trovato dinanzi alla possibilità di acquistare il dominio per soli 12 dollari. Pensando a un guasto tecnico ha messo mano alla carta di Credito ed ha provato a portare a termine la procedura d'acquisto… riuscendoci.

In quel minuto Ved avrebbe potuto fare letteralmente quello che voleva avendo il controllo assoluto del più grande sito mondiale, invece ha documentato tutto e contattato il team di sicurezza di Google.

Nel frattempo Google Domains aveva già risolto automaticamente il problema, cancellando la vendita e provvedendo a rimborsare la spesa di 12 dollari.

Google però ha voluto poi ringraziare Ved per il suo comportamento esemplare, riconoscendogli un compenso puramente simbolico, 6.006,13 dollari, poi raddoppiati quando Ved ha dichiarato che avrebbe devoluto l'intero importo in beneficienza all'organizzazione di carità The Art of Living India.

La chicca a cui abbiamo fatto riferimento all'inizio riguarda proprio quest'ultima cifra, che non è affatto casuale, visto che è la traduzione numerica del lettering di Google. L'azienda ha però rivelato l'importo esatto e il gioco di parole che ne era alla base solo ieri.