Google Glass: prestazioni

Abbiamo ricevuto da poco i Google Glass Explorer Edition, e cominciato subito a usarli. Nelle pagine di questo articolo ci sono le nostre prime impressioni su questo innovativo gadget, che rappresenta il futuro del computer indossabile secondo Google.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Google Glass: prestazioni

Cosa possiamo aspettarci dai Google Glass? Google ha scelto l'hardware cercando il migliore equilibrio tra prestazioni e autonomia, e per quanto abbiamo potuto vedere la velocità non è assolutamente un problema. Quanto all'autonomia invece, c'è un nodo da risolvere. I Glass hanno poi 16 GB di memoria installati, 12,6 dei quali sono accessibili e utilizzabili dall'utente. È davvero molto spazio per immagini e video a 720p, e di certo non lo finirete in una sola sessione.

Con una ricarica completa abbiamo usato i Glass per 52 minuti e 32 secondi, riempiendo 1,88 GB di dati. È improbabile però che gli utenti di Glass li useranno davvero come abbiamo fatto noi, e crediamo che si possa puntare a cinque o sei ore di funzionamento "normale".Ci sembra almeno improbabile far funzionare i Glass per una giornata, ma Google ci sta lavorando: l'aggiornamento XE5, per esempio, impone che per caricamenti in background il collegamento a una fonte di energia e l'uso di una rete Wi-Fi.

All'esterno, la fotocamera scatta immagini di grande impatto visivo - clicca per ingrandire

La fotocamera da 5 MP crea immagini di qualità più che buona con illuminazione naturale, che però cala sensibilmente al chiuso o quando il sole non splende, e lo stesso vale per i video. Il microfono funziona bene a breve distanza, se ci si può riparare dal vento. Persino in un bar, con un notevole rumore di fondo, è facile distinguere la conversazione principale e il brusio. Al contrario, se si vuole registrare un video con un soggetto a distanza, sarà difficile sentire bene. E se si sta guidando a 40 Km/h con i finestrini abbassati, non si sentirà praticamente nulla.

Ci aspettavano una qualità superiore degli hangout... - clicca per ingrandire

Abbiamo anche provato a creare un incontro live con la funzione Hang-Out, ma nonostante le ottime prestazioni della rete Wi-Fi, la qualità era scadente, tanto per il video quanto per l'audio. Il nostro interlocutore vedeva immagini brutte, piene di pixel e artefatti. Potevamo sentire la sua voce piuttosto bene, ma la videochiamata sembrava piuttosto una presentazione - a voler essere generosi. I risultati sono stati gli stessi con due prove, usando in ricezione un PC e un Nexus 7, e passare a una connessione LTE non ha aiutato. Abbiamo poi fatto una terza chiamata, chiamando da un PC e ottenendo buoni risultati. Il potenziale per videochiamate fluide, quindi, c'è. Per quanto riguarda il suono, il sistema a conduzione ossea scelto da Google fa un ottimo lavoro, ma il suono è migliore quando ci si tappa l'orecchio con un dito, perché si ottiene una risposta di frequenza migliore.

Il trasduttore a conduzione ossea si trova appena dietro l'orecchio

Le indicazioni stradali erano facilmente comprensibili, e anche la traduzione è spettacolare. L'unico appunto che possiamo fare su quest'aspetto è che il volume non si può regolare: ogni volta che abbiamo ricevuto una chiamata in auto, quindi, dovevamo chiudere i finestrini, spegnere la radio e il condizionatore per capire cosa diceva l'altra persona. Persino stare su una strada rumorosa è stato problematico, almeno con la connessione Bluetooth. 

Il proiettore prismatico non è invadente quanto avremmo pensato. Google afferma che equivale a uno schermo HD da 25 pollici guardato a circa 2,5 metri di distanza. Lo si vede un po' in alto, nel campo visivo dell'occhio destro: le notifiche si vedono quindi nella visione periferica, e bisogna guardarlo attivamente per capire cosa c'è scritto, ad esempio, in un SMS. La leggibilità e la reattività sono molto buone, e lo schermo è abbastanza luminoso. Nel nostro campione due pixel erano bruciati, ma ce ne vogliono almeno quattro affinché Google consideri il proiettore difettoso.

È davvero difficile vedere qualcosa con quel Sole, ma i Glass scattano ancora

In condizioni difficili le cose sono un po' meno positive. Lo schermo proiettato è infatti difficile da vedere se ce la luce del sole diretta, come nell'immagine qui sopra. Il sensore però funziona piuttosto bene, ed è quasi sempre possibile modificare la propria posizione per compensare la luce.

Non è piovuto durante i nostri test, quindi ci fideremo di Google quando dice che i Glass sono a prova di acqua.