Google ha aperto il suo primo negozio a Londra, precisamente a Tottenham Court Road alle ore nove. Si tratta di uno spazio con una metratura di 285 metri quadri in cui l'azienda vende portatili ChromeBook e alcuni accessori.
Il Chromezone, così è ribattezzato, sembra ricalcare seppur in piccolo le orme degli Apple Store e dei Microsoft Store. Per ora questa iniziativa ci sembra un progetto sperimentale, infatti la casa di Mountain View si è ben guardata dal pubblicizzarne l'apertura. Niente file di adepti fuori dal negozio - anche se i fanboy Google non mancano.
Arvind Desikan, responsabile marketing consumer di Google UK, conferma la nostra impressione: "È la nostra prima incursione nel mondo del commercio fisico. Si tratta di un nuovo canale per noi ed è ancora davvero agli albori. È qualcosa con cui Google sta giocando per vedere dove porta". L'azienda ha infatti rilevato che l'ottanta percento delle vendite di portatili avviene all'interno di negozi. Nel caso del ChromeBook, di cui potete leggere le nostre impressioni, una prova con mano vale più di mille parole spese sul Web o sulla carta.
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"Abbiamo riscontrato che la prova fisica fa una grande differenza nella comprensione di ciò che è il ChromeBook. Le persone potranno andare nel negozio e interagire con i prodotti. Vogliamo vedere se la gente capisce che cosa sono questi dispositivi e vogliamo monitorare la loro reazione quando li provano".
Attualmente i ChromeBook in commercio sono due, uno di Acer e uno di Samsung, e per quanto riguarda l'Italia si possono acquistare da Pixmania e Mediaworld (rigorosamente online). Per ora nei due negozi campeggia solo l'offerta di Samsung, disponibile sia in versione Wi-Fi + 3G che in quella solo Wi-Fi. I prezzi ufficiali sono rispettivamente pari a 449 e 399 euro. Ulteriori dettagli sulle caratteristiche tecniche potete leggerli in questa notizia. Ricordiamo che insieme ai modelli 3G è offerta una SIM di 3 Italia, che offre anche piani dedicati.
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Google dovrebbe aprire un altro negozio nel Regno Unito il 7 ottobre, nella contea di Essex, e altri sarebbero pianificati in altre parti del mondo. Chissà quando e se toccherà all'Italia, anche se l'impressione è che tutto avverrà con molta calma. Google non sembra stia pensando in grande, almeno per ora.