Google News in Spagna: dietrofront degli editori

Gli editori spagnoli non sono soddisfatti della nuova legge che ha messo fuori gioco Google News. La chiusura dell'aggregatore mette a rischio la stessa sopravvivenza di molte testate online.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli editori spagnoli rivogliono indietro Google News. Solo pochi giorni fa Google decideva infatti di chiudere il noto aggregatore nel paese governato da Mariano Rajoy, dove una nuova legge impone che agli editori si paghi per la pubblicazione di titoli e sommari, a partire dal primo gennaio 2015.  

Secondo Google è un modello insostenibile, perché a dire dell'azienda Google News non produce alcun profitto, dato che non è mostrata alcuna pubblicità. A questo punto meglio chiudere, ma ecco che gli editori spagnoli scoprono la fregatura. Almeno per alcuni la nuova legge e la reazione di Google mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle testate.

The Newsroom

The Newsroom (serie TV, 2012)

Matthew Bennet sul suo The Spain Report cita Irene Lanzaco, portavoce di AEDE (associazione che riunisce gli editori di giornali in Spagna), secondo cui "ci saranno conseguenze negative per i cittadini e le imprese spagnole".

Lanzaco afferma che Google è ovviamente libera di chiudere le proprie attività, ma "una cosa è chiudere Google News, e un'altra il posizionamento nella ricerca globale". Questo è stato infatti, ed è ancora, il terreno di scontro: se alcuni editori vedono Google News come una spina nel fianco, ben pochi sono disposti a "sparire" dal motore di ricerca di Google. AEDE, forse, chiederà quindi al governo Rajoy di rivedere la propria decisione.

Google dice che non si può avere una cosa senza l'altra, ed ecco perché alcuni editori spagnoli sono preoccupati, almeno i più piccoli. Questa situazione potrebbe forse favorire i grandi editori e i loro siti, nell'ipotesi che il pubblico vada direttamente lì a cercarsi le notizie, ma per tutti gli altri ci sono nuvole nere all'orizzonte – soprattutto quei siti che negli ultimi anni hanno scommesso proprio sui risultati di Google per costruire un business sostenibile.

The Newsroom

The Newsroom

Difficile dire se il governo di Madrid farà un passo indietro, o se piuttosto ci saranno anche altri paesi a seguirne l'esempio. In Germania sono sul punto di approvare una legge molto simile a quella spagnola, mentre altrove (Francia e Italia soprattutto) la discussione è in corso.

Per i cittadini quali sono i rischi? Quello più evidente è che si andrebbe a ridurre la pluralità dell'informazione, perché sarebbe più difficile seguire una varietà di fonti e di posizioni. Dall'altra parte però c'è anche un possibile vantaggio per il lettore, perché ci si libera di quei siti che fanno titoli perfetti per i motori di ricerca ma poi propongono contenuti di scarsa qualità.