Google Project Loon: perfetto per il digital divide italiano?

Google Project Loon compie un anno: è migliorato in ogni dettaglio e prestazioni. Oggi può fornire a uno smartphone una connessione da 5 Megabit al secondo.

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a cura di Dario D'Elia

Project Loon, ovvero il sogno di Google di portare connettività wireless in ogni luogo del mondo, diventa sempre più realtà. Se un anno fa si parlava di palloni aerostatici capaci di fornire 1 o 2 Megabit al secondo a un circondario di case per qualche giorno, oggi siamo arrivati a circa 5 Megabit al secondo direttamente sullo smartphone dell'utente finale grazie alla tecnologia LTE. Ben 22 Megabit invece se si considera l'antenna a terra che riceve direttamente il segnale. Gli stessi palloni oggi riescono a stare in volo mediamente per 75 giorni: gli accorgimenti su materiali e design sono stati d'aiuto.

Project Loon

"Questo è un testimonial per Google X", ha commentato Astro Teller, responsabile della divisione. "I palloni portano 10 volte la banda passante, hanno 10 volte la possibilità di manovra e stanno in cielo 10 volte di più. Questo è il tipo di progresso che può solo concretizzarsi poche volte quando stiamo in un bel luogo ma problematico".

Pochi giorni fa proprio in Brasile, in uno degli stati più poveri, a Piauí, Google ha realizzato il suo ultimo esperimento fornendo connettività Internet in un piccolo villaggio dove c'è una scuola. Ad Agua Fria, pochi km di distanza da Campo Maior, la schermata di Google sulla tela del proiettore è stata accolta con entusiasmo.

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Questo è quello che potrà replicare Project Loon in ogni luogo del mondo, ma già a distanza di 12 mesi dal primo lancio ecco arrivare le prime indiscrezioni sulla versione premium del servizio. "Non si limita alle are rurali", prosegue Teller. "Anche nel mezzo della Silicon Valley puoi perdere connettività mentre guidi; edifici di grandi dimensioni e colline possono bloccare il segnale. I palloni potrebbero occuparsi delle zone morte".

Gli obiettivi per il 2015 comunque sono già scritti: far raggiungere ai palloni "un'autonomia" di 100 giorni, diffondere 100 palloni alla volta e attivare una rete planetaria da 300/400 palloni.

Con i ritmi di sviluppo che ha Google c'è da credere che a breve potrà persino affrontare (e risolvere) i problemi di connettività di paesi come l'Italia.