Google+ sfida Facebook con aziende e nomi falsi

Google aggiungerà presto a Google+ i profili aziendali, attesi praticamente dal primo giorno. Il social network aprirà le porte anche agli pseudonimi, e presto introdurrà altre novità. L'obiettivo è sempre quello di contrastare Facebook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Presto su Google+ arriveranno i profili dedicati alle aziende. È questione di giorni, settimane al massimo, secondo Vic Gundotra. Stando ai rappresentati di Google c'è molto interesse da parte di aziende e giornali per questa caratteristica, che tra l'altro potrebbe dare al social network l'impulso di cui ha bisogno.

A oggi, stando ai dati più recenti, Google+ ha oltre 40 milioni di utenti registrati. Un buon numero, considerando la giovane età del servizio, ma una goccia nel mare se si guarda alle centinaia di milioni di utenti registrati su Facebook, Twitter, o alla stessa Gmail di Google - che certamente non è un social network.

Vic Gundotra e Sergey Brin

La presenza di marchi, giornali e altro su Google+ è senz'altro un elemento determinante. Su Facebook infatti le fanpage come la nostra sono diventate un elemento trainante tra i più efficaci del social network. Insieme alle interazioni tra persone, quelle tra pagine pubbliche e utenti rappresentano un tassello fondamentale delle attività sociali in rete.

Sarà inoltre possibile registrarsi con uno pseudonimo invece che con il proprio vero nome. Questa opzione segna un cambio di rotta rispetto al passato, e anche un fattore di distinzione da Facebook. La rete di Mark Zuckerberg infatti prevede che si usino dati reali; questo non ha impedito a molti di registrarsi con nomi falsi, anche se questi account potrebbero essere chiusi da un giorno all'altro.

A questo proposito non mancano aneddoti divertenti, come chi si è visto bloccare l'account perché ha un cognome insolito, e se n'è dovuto inventare uno per riguadagnare l'accesso a Facebook. Sì perché se Facebook dice che un nome è falso, non è previsto che l'utente possa dimostrare il contrario. L'unica possibilità è cambiarlo. Chiedetelo a Paolo Sgomberonte.

In ogni caso la strada per Google+ è ancora lunga. Vic Gundotra, responsabile per il progetto, ha infatti affermato che "L'incumbent (Facebook) ha un vantaggio enorme. Ma noi giocheremo una partita diversa. Potrebbe volerci del tempo".  Di certo aprire agli pseudonimi rende Google+ più appetibile per alcuni utenti, e lo stesso vale per l'introduzione delle pagine aziendali.

Google ha anche piani diversi riguardo alla condivisione delle attività online. I progetti sono incentrati su un controllo più stretto delle informazioni, rispetto a ciò che fa Facebook. "Questa è la ragione per cui non tutti i nostri pensieri escono dalla bocca", ha commentato Gundotra. In effetti è vero, per la maggior parte delle persone.