Google si metterà a nudo, pensa di essere vergine

Google risponde alla FTC: pronta a collaborare, ma convinta di non aver mai operato in maniera sospetta o anticoncorrenziale nel settore della ricerca e in quello gli annunci pubblicitari. In una lettera aperta agli utenti ecco il Google-pensiero.

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a cura di Manolo De Agostini

Google ha confermato l'indagine della Federal Trade Commission anticipata ieri (Google gioca sporco, un'indagine per vederci chiaro). La casa di Mountain View ha ricevuto la notifica formale dell'avvio dell'inchiesta e si è detta pronta a collaborare con l'autorità nei mesi a seguire, in modo da spazzare via qualsiasi dubbio sul suo modello di business nei settori della pubblicità e della ricerca.

L'azienda ha pubblicato un intervento sul proprio blog, redatto dal Google Fellow Amit Singhal, per mettere in chiaro alcuni punti che ritiene importanti, una sorta di lettera aperta ai propri utenti. "In Google abbiamo sempre messo al primo posto l'utente. Il nostro obiettivo è fornire le risposte rilevanti il più rapidamente possibile. Gli utenti sembrano gradire l'innovazione dei nostri prodotti, in un mondo dove la concorrenza è a un solo click di distanza. Tuttavia riconosciamo che il nostro successo ha portato su di noi una maggiore un'attenzione".

"È ancora poco chiaro quali siano le preoccupazioni della FTC. Sin dall'inizio siamo stati guidati dall'idea che, se ci focalizzavamo sull'utente, tutto sarebbe arrivato di conseguenza. Non importa che cosa state cercando - acquistare il biglietto di un cinema, trovare il miglior venditore di hamburger nelle vicinanze o guardare il matrimonio reale - vogliamo offrirvi l'informazione che cercate nel più breve tempo possibile. A volte il risultato migliore è un link a un altro sito. Altre volte è una news, un punteggio sportivo, la quota di borsa, un video o una mappa".

"Risposte istantanee. Nuove fonti di conoscenza. Strumenti potenti, tutti gratis. In appena 13 anni abbiamo costruito un modello che ha cambiato il modo in cui le persone trovano risposte, e aiutato grandi e piccole aziende a creare posti di lavoro e a relazionarsi con nuovi clienti".

"Usare Google è una scelta e ci sono molte altre soluzioni disponibili per ottenere informazioni: altri motori di ricerca generali, specializzati, la possibilità di navigare direttamente verso i siti, le applicazioni mobile, i social network e molto altro. Dato che ci sono così tante opzioni a vostra disposizione, lavoriamo costantemente per rendere la ricerca migliore".

Google ritiene di aver lavorato sempre seguendo alcuni "principi guida", che le hanno consentito di diventare quella che è oggi. "Il primo è fare ciò che è meglio per l'utente. Operiamo centinaia di modifiche ai nostri algoritmi ogni anno per migliorare l'esperienza di ricerca. Non tutti i siti possono apparire nella parte alta della pagina dei risultati o persino nella prima".

"Il secondo è fornire le risposte più rilevanti nel minor tempo possibile. Scrivendo Meteo a Milano o quanti centimetri ci sono in un metro nel box di ricerca, avrete direttamente le risposte, spesso prima che clicchiate su Invio. Cerchiamo sempre di trovare nuovi modi per rispondere a domande complicate nel modo più chiaro e rapido possibile. Anche gli annunci offrono informazioni utili, ed è per questo anche noi lavoriamo sodo per assicurare che siano rilevanti per voi".

"Segnaliamo chiaramente le pubblicità. Google distingue sempre gli annunci dai risultati di ricerca. Sperimentando nuovi formati e tipi di contenuti, continueremo a essere trasparenti su che cosa è una pubblicità e cosa non lo è".

"La trasparenza è un altro principio che seguiamo da sempre. Condividiamo più informazioni di qualunque altro motore di ricerca sul nostro lavoro di classificazione, attraverso il sito Webmaster Central, i blog, gli strumenti diagnostici, i forum di supporto e YouTube. Offriamo agli inserzionisti informazioni dettagliate sulle aste degli annunci e suggerimenti per migliorare i loro punteggi di qualità per quanto riguarda la pubblicità. Recentemente abbiamo introdotto strumenti ancora più trasparenti, annunciando un grande cambiamento del nostro algoritmo, fornendo maggiori dettagli quando un sito è retrocesso a causa di violazioni di spam e dando agli inserzionisti ulteriori informazioni sulle pubblicità che infrangono le regole".

"Infine crediamo nella lealtà, non tratteniamo nessuno. Crediamo fermamente che siate voi a controllare i vostri dati, quindi abbiamo un team di tecnici il cui unico obiettivo è quello di aiutarvi a mantenere le vostre informazioni insieme a voi. Vogliamo che rimaniate con noi perché innoviamo e miglioriamo i nostri prodotti, non perché siete stati ingabbiati".

Con queste parole Google prende una posizione netta e chiara. Ora starà alla FTC dirci se sono tutte fandonie, se ci sono cose poco chiare o se il colosso di Mountain View fa effettivamente quel che dice. Ricordiamo, come sempre, che l'avvio di un'indagine non vuol dire che si è colpevoli.

A nostro giudizio, Google è l'azienda che guida il Web non solo perché è stata brava a capirne le potenzialità prima di altri, non per i soldi o la potenza che può mettere in campo, ma anche perché i suoi servizi sono spesso migliori della concorrenza. L'FTC ha però il dovere però di entrare nel merito delle lamentele degli avversari, capire se sono legittime.

D'altronde, a qualcuno potrebbe sfuggire, stiamo parlando di aziende che in cassaforte tengono i nostri dati e su questi costruiscono un impero. Usare un servizio in cambio dei dati si può anche fare, a patto che ci sia assoluta trasparenza nella loro gestione, sia per gli utenti che verso il mercato. Per cui, attendiamo di capire i dettagli di questa indagine che potrebbe avere importanti ripercussioni in molteplici settori, visto che ormai le attività di Google sul Web sono capillari.