Google Street View bacchettato dal garante italiano

Una nuova norma italiana impone a Google di essere più trasparente nel comunicare il percorso delle automobili che scattano le fotografie di Street View. L'azienda dovrà inoltre nominare un rappresentante nazionale per la privacy. Una proposta interessante, che altri paesi potrebbero copiare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Garante italiano per la Privacy impone nuove norme a Google. Le auto del servizio Street View dovranno essere ben identificabili, e il loro percorso comunicato con un anticipo di tre giorni, tramite Web, giornali e radio. Se l'azienda non rispetterà le richieste rischierà multe dai 30 ai 180mila euro.

Venerdì mattina, nei pressi della redazione di Tom's

È il primo caso al mondo in cui un paese impone norme così restrittive all'azienda. Altri Stati hanno preferito proibire del tutto il servizio, mentre altri, come la Germania, limitarlo: i cittadini tedeschi possono chiedere che le loro abitazioni non compaiano online.

Le google-car in Italia dovranno recare dei cartelli molto chiari, che spieghino esplicitamente che si stanno scattando fotografie che poi finiranno in Rete. Google dovrà anche nominare un rappresentante italiano per la privacy, che faccia da referente nel nostro paese.

Il problema della privacy personale è certamente rilevante. Solo alcuni mesi fa è infatti emerso che le auto di Google avevano sottratto dati personali da reti Wi-Fi pubbliche e private non protette da password (Google spia le reti wireless private, indagini aperte e Google Street View sotto indagine anche in Italia). L'azienda aveva ammesso la colpa, spiegando che si trattava di un errore di programmazione (Google ha spiato tutti via Wi-Fi, per errore).

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Una volta risolto il problema il servizio è ripartito, lo scorso agosto (Street View: tutti in strada, ecco le auto di Google). Oggi però emerge che i dati personali raccolti "per errore" sono più numerosi e delicati di quanto si credesse in precedenza. Lo spiega la stessa azienda, in un comunicato con il quale illustra le proprie iniziative mirate a rafforzare e migliorare la gestione della privacy.  

Per ottenere risultati migliori l'azienda ha nominato un direttore per la privacy. Alma Whitten si occuperà della riservatezza dei dati, e di come proteggerla nel migliore dei modi.  Tutti i dipendenti inoltre riceveranno corsi di aggiornamento specifici, nella speranza che non si ripetano casi clamorosi di violazioni da parte dei lavoratori stessi.

Per quanto riguarda le auto in ogni caso vale la pena ricordare che l'analisi delle reti Wi-Fi (con le auto) potrebbe diventare presto un ricordo.  Per completare i dati dei propri servizi locali Google si affiderà ai telefoni Android, che gli utenti possono controllare meglio, per quantità e natura dei dati trasmessi. La novità è già realtà in Canada, e potrebbe presto diventare la norma anche nel resto del mondo.

Street View aiuta a stabilire le responsabilità in caso d'incidente

La nuova norma italiana aiuterà mariti e mogli infedeli a salvarsi da scatti imbarazzanti, e sarà uno strumento utile a evitare che Street View immortali il degrado di alcune zone - com'è accaduto recentemente in Brasile – o che tutti vedano turisti in preda all'alcol o prostitute sulle strade. Una bella occasione per governi e municipi di curare la propria immagine (Scampia non esiste, lo dice Google Street View).

Sarà uno strumento anche per le aziende e commercianti locali, che potrebbero approfittarne per piazzare pubblicità online gratuitamente. E chi affitta cartelli stradali potrebbe rivedere le proprie tariffe in occasione del passaggio.

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Offrirà infine l'occasione a tanti buontemponi di presentarsi davanti alle fotocamere con costumi creativi (o senza ), e mettere in scena teatrini da mostrare al mondo intero.