Google supera gli 800 dollari per azione, vale più di Microsoft

Google ieri ha superato il traguardo storico degli 800 dollari per azione e ora ha una capitalizzazione di mercato di 264,5 miliardi di dollari. Merito delle pubblicità che va a gonfie vele, dei progetti per gli smartphone Motorola e dei negozi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Le azioni di Google superano per la prima volta gli 800 dollari, fissando un nuovo record storico a 803,58 dollari per azione. La capitalizzazione di mercato del colosso di Mountain View arriva quindi a 264,5 miliardi di dollari, 30 miliardi di dollari in più di Microsoft. Il titolo di Google nel solo 2013 ha già guadagnato il 13%, mentre sulla base degli ultimi 12 mesi ha registrato un guadagno del 30% del valore azionario, nonostante il pasticcio di ottobre che aveva mandato in fumo in poche ore oltre 20 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Google vale una montagna di soldi

Il merito è degli ottimi risultati conseguiti a fine 2012 e in particolare della continua crescita nella raccolta pubblicitaria, che conforta analisti e investitori sul futuro dell'azienda. Come ha fatto notare una ricerca di mercato condotta da Marketer, nel 2012 l'azienda di Mountain View si è aggiudicata oltre il 40% dei ricavi pubblicitari. Considerando solo l'ambito mobile la quota lievita al 53 percento.

Concorrenti come Facebook e Groupon stanno cercando di seguire l'esempio di Google e di contrastare la sua avanzata, ma il social network al momento è riuscito a rastrellare solo l'8%: Page e soci sembrerebbero in una botte di ferro.

L'impennata delle azioni di Google

Associated Press comunque sottolinea che il superamento degli 800 dollari è più che altro un passaggio simbolico e che i risultati a cui abbiamo accennato erano senza dubbio buoni, ma non tali da soli da comportare l'impennata del valore azionario che si è verificata.

Fra le altre motivazioni che si possono cercare ci sono i progetti nell'ambito degli smartphone legati a Motorola e l'apertura di negozi fisici, che peraltro è stata confermata ieri dal Wall Street Journal. Qualunque sia la spiegazione, sta di fatto che un'azione vale grosso modo quanto uno stipendio mensile di molti italiani: fa impressione.