Google Tax, pubblicità online tassata in Francia

Gli inserzionisti francesi dovranno pagare dal 2011 una tassa sulla pubblicità online. L'obiettivo è recuperare parte delle tasse non pagate dalle grandi aziende che governano il mercato della pubblicità online, come Google, ma che non sono soggette alle leggi statali francesi.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Senato francese imporrà dal primo gennaio 2011 una tassa dell'1 percento su chi fa pubblicità online. Philippe Marini, a capo della commissione finanze, ha spiegato che è un tassa - già denominata Google Tax - giusta perché la pubblicità in TV è soggetta a tassazione e così dev'essere anche per quella online. "Tassare gli inserzionisti è l'unica soluzione dato che la maggior parte dei venditori di spazi pubblicitari online sono al di fuori della Francia, come per esempio Google, e non sono soggetti alle tasse nazionali".

Corri Sarkò, corri

Il settore della pubblicità online non ha chiaramente preso bene  questa decisione, perché incrementa le spese. Senza pubblicità si riduce l'appeal di ciò che si vende e di conseguenza il volume d'affari. La tassa insomma potrebbe avere un impatto negativo sull'economia nazionale francese. "Questa misura è controproducente", ha tuonato Gerard Noel, vicepresidente dell'unione degli inserzionisti, affermando che toccherà i piccoli inserzionisti locali e non le grandi corporation. 

Gli inserzionisti hanno intenzione di fare appello alla Commissione Paritaria Mista. "Si possono trovare dei miglioramenti", ha commentato Philippe Marini, "ma non possiamo tornare indietro". La tassa dovrebbe generare entrate dai 10 ai 20 milioni di euro all'anno.