Google wireless mobile contro il digital divide planetario

Google ha deciso di far aumentare la popolazione di Internet andando a investire nelle zone del pianeta dove ci sono problemi di connettività. Affiancherà gli operatori e i fornitori hardware presenti nell'Africa subsahariana e nel sudest asiatico.

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a cura di Dario D'Elia

Google investirà nello sviluppo e realizzazione di reti wireless mobili per i paesi in via di sviluppo. I mercati europeo e statunitense sono saturi e troppo competitivi per lasciare spazio al colosso di Mountain View, ecco quindi la decisione di concentrarsi in quei luoghi del mondo dove Internet non c'è ancora oppure stenta a decollare. Ecco spiegate probabilmente le recenti indiscrezioni sullo sviluppo di una rete mobile a corto raggio e su una 4G alternativa.  

Secondo fonti vicine al Wall Street Journal, Google sarebbe pronta a investire milioni di dollari nell'Africa subsahariana e nel sudest asiatico per portare connettività fuori dalle grandi aree metropolitane. Per le città principali si parla invece di investimenti per potenziare le prestazioni esistenti.

Google

Il modello di business è chiaro: affiancare gli operatori locali e i fornitori tecnici, giocando poi la carta dei servizi integrati. Ufficialmente non è stato ancora svelato nulla.

Gli emissari di Google starebbero vagliando più strade, anche attraverso la trattativa con i vari enti regolatori nazionali per sfruttare le frequenze dedicate alla televisione. Si parla anche della possibilità di creare un ecosistema composto da nuovi microprocessori e smartphone entry-level basati su Android. Insomma, il colosso statunitense vorrebbe giocarsi l'intero pacchetto a disposizione: servizi, sistemi operativi e hardware dedicato. "Non ci sarà un'unica tecnologia come pallottola d'argento", ha commentato una fonte.

Ad esempio a Cape Town, in Sud Africa, è in atto un progetto sperimentale con "base station" che diffondono il segnale wireless a diversi km di distanza verso micro-celle. Nello specifico ci si affida alle frequenze TV inutilizzate.

L'idea insomma è di portare milioni di persone su Internet per poi ottenere un ritorno economico con la pubblicità. Niente di nuovo: solo una replica di quanto avvenuto in Occidente. Con la sostanziale differenza legata alle infrastrutture: Google vuol comportarsi da catalizzatore favorendo lo sviluppo.