GoPro, marchio sinonimo di action camera di qualità, sta attraversando un periodo difficile. Negli ultimi tre mesi del 2015 ha venduto meno del previsto e Wall Street alla notizia ha reagito talmente male che le azioni sono precipitate del 24% in una sola seduta.
A creare tanto malumore è stata la pubblicazione delle proiezioni di fatturato per l'ultimo trimestre dell'anno, pari a 435 milioni di dollari invece dei 500 milioni previsti. Il bilancio annuo vede quindi un fatturato di 1,6 miliardi di dollari, inferiore alle aspettative. A seguito della comunicazione l'azienda ha annunciato tagli pari al 7% della forza lavoro.
Dopo una breve sospensione nel trading le azioni sono tornate in contrattazione e la giornata ha chiuso con -24,57% nella sessione after hours. Le azioni adesso valgono 14,61 dollari, contro i 60 dollari del mese di agosto.
Re/Code ha avuto una copia della mail inviata ai dipendenti dal CEO Nick Woodman, in cui spiega che i mancati profitti sono da ricondurre al prezzo (219,99 euro adesso sul sito italiano) e al lancio della GoPro Hero 4 Session: "l'annuncio di oggi riflette i problemi che abbiamo dovuto affrontare nel 2015, in gran parte relativi al lancio e al prezzo della Hero 4 Session. Abbiamo chiaramente fatto un errore nel fissare il prezzo a 399 dollari (più precisamente io ho fatto l'errore, è stata una mia decisione), e sono orgoglioso di come abbiamo risposto. Abbiamo riconosciuto il problema, abbiamo adeguato il prezzo a 299 dollari […] e adesso la 4 Session si posiziona come il miglior prodotto entry-level che abbiamo mai fatto".