Gorilla Glass teme lo zaffiro per gli smartphone next gen?

Corning ha deciso di ridimensionare l'hype che accompagna lo zaffiro. Per gli smartphone di domani non è ancora all'altezza del Gorilla Glass. Costa di più e sopratutto richiede troppa energia per la sua realizzazione.

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a cura di Dario D'Elia

Si accende la sfida tra Corning Gorilla Glass e lo zaffiro per gli smartphone ultra-resistenti di domani. Corning, salita alla ribalta con i suoi vetri robusti e antigraffio, oggi rifornisce tutti i più importanti produttori di smartphone, tablet, notebook e televisori. Ormai si calcola che più di 1,5 miliardi di dispositivi montino i suoi vetri top di gamma. Dall'iPhone (Steve Jobs dixit, NdR.) al Galaxy, fino ad arrivare ad alcune linee Sony Bravia.

"I am beautiful, No matter what they say..."

Il problema è che la sua leadership indiscussa rischia di essere sfidata dallo zaffiro, la varietà minerale più resistente al mondo dopo il diamante. Fino ad ora è stato usato sopratutto negli orologi, nel settore LED e nelle apparecchiature medicali nonché militari, ma da quando aziende come GT Advanced Technologies hanno pensato di adottarne una versione sintetica per i cellulari qualcosa nel settore vetraio hi-tech ha iniziato a traballare.

Al Mobile World Congress 2013 di Barcellona la stampa specializzata ha scoperto che non si rompe, nemmeno picchiandolo ripetutamente e con forza con pietre, pezzi di cemento o cercando di graffiarlo con qualsiasi oggetto. Al massimo si deposita sulla superficie un leggero strato di polvere dato dallo sbriciolamento dell'oggetto contundente con cui si è cercato invano di fare danni. Rispetto al Gorilla Glass 2 si parla di un incremento della resistenza di circa il 200%-300%.

La strada quindi sembrerebbe essere segnata, anche se difetta ancora di un prezzo eccessivo. Si stimano circa 30 dollari a schermo, che nei prossimi anni potrebbero scendere a circa 20 dollari. In ogni caso più caro di quei 3 dollari richiesti per un Gorilla Glass.

Zaffiro

La preoccupazione di Corning dovrebbe essere quindi a medio termine, se non fosse che ieri ha pubblicato un comunicato a dir poco inaspettato. Una sorta di autogoal, potrebbero sostenere gli addetti alla comunicazione. Si legge infatti che "lo zaffiro non è considerato un grande pericolo". Ora, se non lo fosse non ci sarebbe stato bisogno di una nota ufficiale.

Entrando nei dettagli si scopre che nei laboratori Corning qualcuno si è davvero preso la briga di effettuare una comparativa e rilevare tutti i difetti possibili e immaginabili dell'avversario. La lista inizia con una considerazione: "le fisiche della formazione del cristallo di zaffiro rendono la produzione cara e lenta".

Dopodiché sebbene venga ammesso che è più duro del Gorilla Glass pare essere "il 6% meno trasparente alla luce e potrebbe mostrare distorsioni ottiche". Anche il peso sarebbe a suo sfavore: circa il 67% in più del Gorilla. Per altro scendendo con gli spessori potrebbe essere più facile da rompere.

Come dimenticare poi il problema ambientale? "Gorilla Glass in fase di fabbricazione usa un centesimo di energia rispetto allo zaffiro. Se tutti gli smartphone del mondo si affidassero allo zaffiro abbiamo calcolato che l'incremento di consumo sarebbe pari a quello annuale di 2,6 milioni di famiglie statunitensi o 7,4 volte la produzione energetica della diga di Hoover.

Insomma, pareri estremamente negativi ma domani chissà... "Corning è leader mondiale nella scienza dei materiali e abbiamo una lunga storia nella lavorazione con lo zaffiro. Oggi vendiamo zaffiro per alcune applicazioni militari, e in passato abbiamo realizzato tubi".