Governo anti-broadband, coro di proteste

Il congelamento del progetto banda larga non piace a sindacati e opposizione

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a cura di Dario D'Elia

La scelta del Governo di congelaregli investimenti per il progetto banda larga ha provocato reazioni piùo meno scomposte fuori e dentro il Parlamento. Corrado Calabrò, presidente dell'Agcom,stringendo i denti ha dichiarato:“Purtroppo lo prevedevo”. Insomma, il pianoRomani-Brunetta sembrava troppo bello per essere vero: 800 milioni di euro per assicurare la banda larga a tutto il paeseavrebbero posto le basi per una vera rivoluzione digitale. 

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, GianniLetta, l'altro giorno, però, è stato chiaro: rimane tutto congelato; il soldiservono per gli ammortizzatori sociali.

Secondo i sindacati e l'opposizione, però, si tratterebbe diuna mossa sbagliata. Tutticoncordano sul fatto che vi sia bisogno di investimenti per la ripresa, e che sidebba recuperare al più presto  il gaptecnologico rispetto al resto d'Europa. Il nostro diciassettesimo posto nellaclassifica comunitaria degli accessi a banda larga pare inaccettabile.

Intanto l'ex ministro Gentiloni (Pd) ha deciso di preparareuna mozione per scongelare i fondi, un'iniziativa per altro già intrapresa da Vitae Zanda e prontamente bocciata dalla PdL. “Secondo Pirani (Uil), le precauzionisul deficit tolgono speranza alla crescita, mentre Ricci (Ugl) chiede rigore,ma anche competitività”, si legge su La Repubblica.