GPS III con accuratezza da 91 cm: gli USA sfidano Galileo

Lockheed Martin ha ricevuto il primo prototipo della nuova linea satellitare GPS Block III che promette migliori prestazioni e soprattutto maggiore accuratezza. Mentre il progetto europeo Galileo stenta a decollare, l'Air Force accelera i tempi di rinnovamento.

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a cura di Dario D'Elia

Il sistema GPS si rinnova e grazie ai nuovi satelliti Block III diventerà più preciso, con un'accuratezza di 91 cm invece che gli attuali 304 cm. La notizia è preoccupante soprattutto per il progetto GPS europeo Galileo, che a tutti gli effetti dovrebbe offrire prestazioni superiori (accuratezza di 10 cm, NdR.) ma è in netto ritardo.

Proprio in questi giorni gli stabilimenti Lockheed Martin del Colorado ha accolto il primo prototipo Block III per avviare la fase di test sul campo. Si parla di un investimento complessivo per il rinnovamento della piattaforma GPS di circa 5,5 miliardi di dollari. Insomma, gli statunitensi non vogliono perdere la leadership mondiale. Già perché le implicazioni civili, militari e finanziarie sono notevoli. 

Block III - clicca per ingrandire

È risaputo infatti che ogni azione di stampo militare non può prescindere dai dati GPS, così come la navigazione su mare, i voli aerei, e le stesse operazioni di Borsa che sono regolate dagli orologi atomici integrati sui satelliti GPS. Non da meno la triangolazione offerta ai sistemi A-GPS per la telefonia mobile.

L'Europa è ancora in tempo per recuperare terreno, poiché il prototipo Block III per l'orbita sarà pronto solo il prossimo anno e il lancio effettivo è programmato per maggio 2014. Ovviamente sempre che ogni test venga superato adeguatamente, compresi quelli riguardanti gli stress dei materiali.

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Il contratto di fornitura siglato da Lockheed Martin e l'Air Force -  il gestore unico del sistema GPS -  prevede la costruzione (e test) di un Block III e la produzione di due modelli definitivi  con l'opzione per altri 10. Il Pentagono però punta a lanciarne almeno 32.

"Il GPS III è diverso dalla maggior parte dei programma spaziali", ha dichiarato Keoki Jackson, direttore del programma GPS III della Lockheed Martin. "L'Air Force ha vantaggio dagli appalti di massa". Motivo per cui a Washington si sta già contrattando per autorizzare la produzione di altri due. Tanto più che sono più facilmente aggiornabili rispetto ai modelli precedenti e dovrebbero durare di più: 15 anni contro gli attuali 7.

Aggiornamento. Il Politecnico di Torino ha approfittato di questa notizia per segnalarci che dal 21 ottobre i primi 2 satelliti operativi di Galileo sono in orbita e dal 12 dicembre trasmettono il segnale che potrà essere utilizzato dagli utenti per il posizionamento. I ricercatori del NavSAS (Navigation Signal Analysis and Simulation) sono già stati in grado, di acquisire e tracciare il segnale  sulla banda E1 (quella prevista per Open Service)  dal satellite GALILEO-FM2 utilizzando il ricevitore software N-GENE sviluppato proprio dal gruppo di ricerca. 

Il Politecnico di Torino e l'Istituto Mario Boella sono dunque pronti a sperimentare i prototipi di navigatori satellitari realizzati nei loro laboratori, per tutte le applicazioni possibili. 

Nel 2012, è previsto un secondo lancio di altri due satelliti operativi e i primi servizi Galileo partiranno nel 2014: l'Open Service (il servizio aperto e gratuito), il Public Regulated Service (il servizio pubblico regolamentato che garantisce che servizi come la polizia e le ambulanze continuino a funzionare anche in momenti di crisi) e il Search-and-Rescue Service (il servizio di ricerca e salvataggio per i casi di emergenza, ad esempio una barca dispersa in mare).

Successivamente, verranno introdotti un servizio commerciale e un servizio per la sicurezza della vita umana, per l'autenticazione di dati con la massima precisione e l'utilizzo in applicazioni di importanza vitale