Grande inverno per la separazione rete e le aree grigie

L'AD di TIM, Amos Genish, è convinto che non sia la soluzione ai problemi di connettività. Intanto Infratel frena sul bando aree grigie.

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a cura di Dario D'Elia

Fumata nera sul fronte della separazione della rete Telecom. L'AD di TIM, Amos Genish, è convinto che non sia la soluzione ai problemi di connettività. "In Italia qualunque player può accedere completamente a tutto quello che abbiamo. Il nostro modello wholesale è completamente neutrale e aperto e funziona molto bene, facciamo anche meglio di open reach (British Telecom)", ha dichiarato Genish intervenendo agli Stati Generali delle TLC.

Secondo l'AD le separazioni stanno fallendo in tutto il mondo: in Australia il Governo avrebbe ammesso l'errore e in Svezia starebbero compiendo un passo indietro. Il caso australiano è emblematico perché i prezzi all'ingrosso troppo alti condizionano le offerte degli operatori e anche se si dovesse intervenire con un taglio la società monopolista della rete andrebbe in forte perdita.

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Amos Genish, Amministratore Delegato di TIM

La partita comunque non è ancora chiusa e proprio oggi il commissario AGCOM Antonio Martuscello ha confermato che non solo l'obiettivo del Garante è di fissare un quadro stabile e certo per chi deve investire nell'ultra-broadband ma anche che saranno evitati vecchi schemi, privilegiando un approccio di tipo olistico. Si parla di regole d'accesso fisse almeno fino al 2020, ma qualcosa potrebbe cambiare se si evidenziassero modifiche dell'assetto organizzativo/societario in Telecom.

Una circostanza che insieme all'attività di Open Fiber potrebbe "condurre l'analisi in corso verso l'adozione di misure differenziate su base geografica". In sintesi AGCOM sarebbe disponibile a rivedere lo schema nazionale riconoscendo aree con norme ad hoc - il riferimento non può che essere a quelle a fallimento di mercato.

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Proprio su questo punto Maurizio Decina, presidente Infratel, ha ricordato l'obiettivo del Governo di raggiungere una copertura dell'85% del paese con velocità ad almeno 100 Mbps nel 2020. Oggi, secondo i dati in suo possesso, dovremmo essere al 70% per 30 Mbps - anche se bisogna ammettere che il dibattitto su FTTC e FTTH in relazione alle prestazioni è ancora caldissimo.

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"Il Piano BUL per le aree bianche copre circa 9,3 milioni di unità immobiliari e, dopo la prima fase in cui ci siamo concentrati sull'infrastruttura, nella seconda che stiamo definendo guarderemo agli strumenti per lo stimolo della domanda, con i voucher per famiglie, scuole e imprese", ha dichiarato Decina.

Per quanto riguarda il terzo bando di Puglia, Calabria e Sardegna la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrebbe avvenire entro fine anno o all'inizio del 2018. Il quarto bando dedicato alle grigie invece, secondo Decina, sarà una questione da affrontare dopo il 2020.