Guerre Stellari

Il cinema di fantascienza ha sfruttato spesso il concetto di Intelligenza Artificiale, generalmente rappresentandola in un modo antropomorfizzato. Una scelta che spesso si è rivelata spettacolare ma che ha anche creato nel pubblico un'idea distorta. Vediamo come il cinema ha trattato questo tema.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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Quello di Guerre Stellari è un ciclo di film dal sapore spiccatamente fantasy, dove più che di tecnologia dovremmo parlare di magia in forma di metallo e circuiti. L'Intelligenza Artificiale è tuttavia presente e abbondante in tutti i film. La troviamo ovviamente negli androidi e nei robot che accompagnano i vari personaggi. Alcuni di essi mostrano capacità che fanno pensare a una AI molto vicina a quella di un essere umano. Tuttavia hanno sempre un qualche limite, e alla fine dei conti si direbbero delle AI che non hanno ancora fatto il "salto di qualità" - vale a dire delle Artificial Narrow Intelligence (ANI).  

Cosa è credibile: è un'opera del Fantastico, e come tale le si chiede solo una minima coerenza nella trama - a tutto il resto ci pensa la sospensione dell'incredulità. Detto questo, che in un futuro il viaggio interstellare sia all'ordine del giorno è una cosa che possiamo ritenere possibile.

Cosa non è credibile: considerando solo il tema di questo articolo, è semplicemente assurdo pensare a una società interplanetaria, capace di viaggiare a velocità "iperspazio" (probabilmente tramite la creazione di wormhole), e che è giunta a tutto questo senza la presenza totalmente positiva di una ASI potentissima. Allo stesso modo, risulta curioso che la IA si manifesti solo nei droidi ma non in altri contesti - come i sistemi di guida delle astronavi. Sembra, insomma, che debba esistere una grande AI soggiacente che però non si manifesta mai in modo esplicito.

Un momento ... la Forza è un computer? 

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