Hacker italiano, i servizi segreti vogliono assumerti

Il Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica, di fatto l'Intelligence italiana, cerca candidati ICT per la cyber-security nazionale.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

L'Intelligence italiana è a caccia di nuovi talenti per potenziare il reparto di cyber-security. Ieri sul sito ufficiale del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica è apparso un articolo dedicato al bando per selezionare nuovi candidati diplomati e laureati nel settore ICT.

Si parla di specialisti o appassionati "in possesso di competenze ed esperienze nei settori della ricerca, monitoraggio, analisi e contrasto della minaccia cibernetica". Di particolare interesse: le capacità di analisi nel settore cyber con riferimento ai contesti geopolitici, ma anche conoscenze degli strumenti e delle tecniche relative al data mining, all'analisi del web, dei social media e competenze nell'analisi strutturata di ingenti quantità di dati su database complessi.

reclutamento

Per tutte le candidature, oltre al settore ICT, l'intelligence italiana cerca diplomati e laureati in vari settori che vanno - per citarne alcuni - dall'analisi nei settori economico-finanziario, internazionale ed energetico, agli interpreti e traduttori di lingue rare, dai tecnici del settore della controproliferazione a quelli dei settori giuridico e archivistico.

Il bando è stato inaugurato ieri 10 gennaio e la ricerca proseguirà fino all'8 marzo. Bisognerà registrarsi sul sito e poi seguire la procedura per spedire il proprio curriculum. Dopo un preliminare screening delle candidature avverrà una preselezione e poi la selezione in cui verranno verificati i profili di professionalità, affidabilità e sicurezza dei candidati.

"La pubblicazione è in linea con i più recenti compiti affidati all'intelligence italiana a tutela degli interessi strategici nazionali in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale, nonché alla protezione del sistema Paese, con particolare riguardo alle infrastrutture critiche e alla protezione cibernetica e sicurezza informatica nazionali", sottolinea il DIS.

intelligence

Da rilevare che durate il precedente reclutamento ICT del novembre 2016 vennero registrate 4mila candidature in due mesi, ulteriori 1.402 curricula arrivarono nell'arco del 2017 attraverso il cosiddetto "progetto Università" e infine 333 furono elaborate tra gennaio 2016 e gennaio 2017 attraverso la sezione del sito "lavora con noi".

Oggi si parla di circa un centinaio di posti disponibili che poi saranno destinati al Dis, Aise e Aisi per l'impiego in attività deputate alla protezione cibernetica e sicurezza informatica; nella struttura di supporto all'architettura nazionale cyber di cui al DPCM Gentiloni del 17 febbraio 2017; o in altri soggetti previsti dalla medesima architettura, come ad esempio il Computer Emergency Response Team (CERT), o il Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN).

"Quello aperto il 10 gennaio non è l'unico dei canali di reclutamento consentiti dalla riforma del Comparto intelligence (Legge 3 agosto 2007, n. 124): per coloro che hanno interesse rimane attiva la possibilità di presentare candidature spontanee attraverso la sezione del sito "lavora con noi". Così come attivo resterà lo scouting presso gli Atenei nazionali per neolaureati che hanno chiuso gli studi con una votazione apicale", sottolinea la nota.