Hard disk liquido, in un cucchiaio ci sta 1 terabyte

Alcuni scienziati stanno studiando il modo di archiviare i dati in forma liquida.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'hard disk un giorno potrebbe diventare liquido, o almeno questo è quanto suggerisce una ricerca sulla "materia morbida", svolta da un variegato gruppo di studiosi negli Stati Uniti. È stata realizzata una sospensione che contiene nanoparticelle non completamente dissolte – che mantengono le proprietà distintive.

Quando si stimola il liquido scaldandolo, le nanoparticelle reagiscono in modo prevedibile. In questo caso sono state "organizzate in gruppi (cluster) di quattro o più con una sfera centrale che fa da punto di unione per tutto il gruppo", spiega Ryan Whitman su ExtremTech. "Aggiungere energia termica al sistema porta le nanoparticelle a spostarsi lungo la superficie della sfera centrale, e ad adottare diverse configurazioni".

Ma come può questo sistema archiviare informazioni? È relativamente semplice: questi gruppi di nanoparticelle hanno solo due possibili stati, oltre a un terzo che potremmo chiamare "neutro". I due stati rappresentano i valori 0 e 1 con cui archiviare le informazioni digitali.

Si tratta ovviamente di un primo passo, e sulla lista delle cose da fare c'è "trovare un modo affidabile di bloccare i cluster nelle forme giuste con grandi quantità di liquido e poi leggere i dati velocemente". In altre parole, siamo in alto mare - ma potrebbe essere un mare pieno di dati.

E visto che sognare non costa nulla, perché non immaginare di spostare i backup con un cucchiaio? Ne basterebbe uno per un intero terabyte.