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La natura dello spazio e del tempo, Hawking contro Penrose

La natura dello spazio e del tempo, fisica di alto livello in un libro dal contenuto scientifico di altissima qualità, in cui Stephen Hawking e Roger Penrose si confrontano sulle questioni aperte più spinose della nostra epoca. Per molti ma non per tutti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

In sintesi

La natura dello spazio e del tempo. Che cosa la mente umana può comprendere dell'universo.

Cosa succede quando due colonne portanti della Fisica contemporanea si confrontano? Gli appassionati di questa materia ricorderanno la contrapposizione storica fra Einstein e Bohr, ma non è certo l'unica. Sono dibattiti come questo a ricordare che il confronto è un passaggio obbligato per migliorare la nostra conoscenza e per fare buona Scienza.

Per questo può essere istruttivo e interessante leggere "La natura dello spazio e del tempo. Che cosa la mente umana può comprendere dell'Universo", un libro edito per la prima volta nel 1996 e ristampato di recente, in cui a confrontarsi sono Stephen Hawking e Roger Penrose.  A chi obietta che "è roba vecchia" la risposta è che dibattiti come questo sono in corso ancora oggi, perché un modello teorico generale in grado di descrivere l'Universo in modo unitario e coerente non lo abbiamo ancora. E che è un buon punto di partenza per comprendere le evoluzioni odierne.

Sono principalmente due i punti di grande interesse che offre questa lettura. Primo il fatto che consiste nella trascrizione di lezioni tenute da Hawking e Penrose nel 1994 all'Isaac Newton Institute for Mathematical Sciences di Cambridge. Io sono una fan di questo tipo di testi perché fanno emergere fra le righe la personalità dei protagonisti oltre che le loro idee, e perché la discussione solleva spesso sfumature e argomenti che magari in un testo di divulgazione scientifica nessuno dei due avrebbe tirato in ballo.

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Il secondo punto riguarda proprio la questione divulgativa: questo non è un testo divulgativo
, e se cercano di spacciarvelo per tale si sbagliano. Senza delle buone basi di Relatività Generale e di Meccanica Quantistica la lettura vi scoraggerà ben presto, e per una volta avrete dei buoni motivi per mollare il colpo.

Certo gli argomenti sono nazional popolari: buchi neri, Big Bang, entropia, gravità, inflazione, eccetera. Il punto è come vengono trattati: come li trattano due massimi esperti del settore che si confrontano, senza premurarsi di lasciare da parte tecnicismi o spiegare i concetti che chiamano in causa. Se riuscirete a tenere il passo le osservazioni degli autori vi appariranno molto interessanti, e avrete modo di capire in che cosa consistono nei fatti le divergenze di opinione, e a che cosa portano.

Se non ci riuscirete e dovrete vostro malgrado saltare le parti matematiche, alla fine riuscirete ad afferrare i concetti generali, ma vi sfuggirà il grande valore aggiunto di questo libro: il contenuto scientifico di altissima qualità.

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Qualcuno negli anni ha obiettato che un limite di questo saggio è che tratta solo delle idee di Hawking e Penrose: con un libro di questo tipo francamente non mi aspetterei altro, e il dibattito è talmente interessante e complesso che "condirlo" con qualcos'altro sarebbe troppo. Del resto se quello che interessa è una panoramica globale - che per definizione non può essere approfondita a questi livelli senza diventare un'enciclopedia - tanto vale spostarsi su un vero testo divulgativo, dove c'è di tutto un po'.

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