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a cura di Dario D'Elia

La certificazione HDR10+ per le Smart TV, e in verità anche per altri dispositivi, è destinata ad accendere la sfida con lo standard Dolby Vision. L'ambito è quello della tecnologia High Dynamic Range, ovvero la soluzione che consente di ottenere immagini più vivide grazie a un maggiore controllo sulle aree più chiare e quelle più scure.

L'esempio più semplice per comprendere l'importanza dell'HDR è quello di immaginare il bagliore del Sole localizzato in un punto specifico del cielo. Ecco, in quel caso per una Smart TV vorrebbe dire mantenere una luminosità uniforme su tutta la scena e concentrare un picco in un'unica piccola porzione. Quindi detta tutta, va bene il 4K, ma è l'HDR a far sgranare davvero gli occhi.

hdr10+

Oggi gli standard di riferimento sono il Dolby Vision e l'HDR10, con il primo decisamente più diffuso sia sugli apparecchi sia sul fronte delle produzioni. A parte le differenze tecniche, che alimentano il dibattitto fra gli appassionati, il dettaglio sostanziale è che il Dolby Vision richiede il pagamento di una licenza alla statunitense Dolby Laboratories, mentre l'HDR10 è uno standard open. A onor del vero bisogna ammettere anche che il formato più affermato ha goduto anche di un maggior numero di funzioni, ma con l'avvento dell'HDR10 Plus il gap dovrebbe essere colmato.

Nello specifico l'aggiornamento - per altro già presentato l'anno scorso da Samsung e Amazon, ma oggi supportato da un vero programma di espansione - prevede l'introduzione del Dynamic Tone Mapping. In pratica l'elevata gamma dinamica quindi la gestione delle sfumature di luce con questo aggiornamento ottiene una personalizzazione che può essere calibrata scena per scena.

L'HDR10 prevede in fase di masterizzazione dei video che i contenuti vengano trattati impiegando una modalità standard per l'intero lungometraggio. Con l'HDR10+ invece è possibile stabilire parametri diversi a seconda delle scene e volendo frame. I cosiddetti metadati dinamici sono sempre stati una prerogativa qualitativa del formato concorrente Dolby Vision, adesso il confronto tecnico sarà ad armi pari.

I consumatori però non devono preoccuparsi. Chi oggi dispone di Smart TV HDR10 nella maggior parte dei casi dovrà semplicemente attendere un aggiornamento firmware ed essere certo di disporre di supporti HDMI 2.1 per la riproduzione esterna.

L'altra buona notizia è che se attualmente fra i pochi marchi ad aver sostenuto lo standard vi sono solo Samsung, Panasonic, Amazon Prime Video e 20th Century Fox, domani potrebbero essere molti di più poiché le richieste minime tecniche sono inferiori a quelle del Dolby Vision. Questo ultimo infatti supporta il 12-bit colore, mentre HDR10+ si accontenta di 10-bit colore.

Insomma, alle aziende non costerà nulla ottenere un altro bollino di certificazione.


Tom's Consiglia

Per chi volesse una Smart TV HDR10+ c'è già il Samsung UE49NU7370UXZT.