Hello Barbie: Mattel vuole spiare i nostri figli?

La nuova Barbie, che dovrebbe arrivare in commercio per Natale a 75 dollari, preoccupa i genitori. Per colloquiare con le bambine usando frasi appropriate registra le conversazioni sui server di ToyTalk.

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a cura di Elena Re Garbagnati

"Hello Barbie" è la nuova bambola modaiola con cui Mattel vuol far perdere la testa alle bambine di tutto il mondo. È stata presentata in grande stile alla Toy Fair di New York e punta tutto sulla piattaforma di riconoscimento vocale di cui si avvarrà il giocattolo per permettere alle piccole clienti di conversare con il loro mito. Mito che però a fine 2014 è caduto sotto i colpi della Frozen mania e della ben più virale bambola della regina Elsa creata dalla Disney.

Hello Barbie

Hello Barbie

La bellezza della figura femminile perfetta rischia di tramontare, Mattel perde soldi a palate e la ricetta per risollevarla passa per l'hi-tech. Hello Barbie si collega a Internet tramite Wi-Fi e integra un microfono, un altoparlante e un mini computer, il tutto alimentato da batterie ricaricabili installate nelle gambe in grado di sostenere la conversazione per un'ora.

Barbie Collectors BDH13 - Magia delle Feste 2014 Barbie Collectors BDH13 - Magia delle Feste 2014
MATTEL Barbie fatata 3 in 1 MATTEL Barbie fatata 3 in 1
Barbie BCN23 - Barbie Beach Barbie BCN23 - Barbie Beach

Un'idea simpatica, se non fosse che negli ultimi giorni sta montando un polverone online attorno al rischio privacy. Il problema è che le risposte registrate e criptate vengono spedite e archiviate sui server di ToyTalk, la startup statunitense che ha sviluppato la piattaforma di riconoscimento vocale. Un passaggio indispensabile per processare l'audio con un apposito software di riconoscimento vocale ed elaborare la risposta più adeguata. Non solo: le "conversazioni salvate" saranno anche impiegate per scoprire quello che le bambine raccontano alle loro bambole, per raccogliere in una banca dati cloud simpatie e antipatie delle proprietarie, che saranno abilmente declinate nelle conversazioni successive.

Alle prime preoccupazioni espresse dai genitori ToyTalk ha replicato che ci saranno molte opzioni per controllare le interazioni del bambino con la bambola, comprese la definizione degli argomenti off limits e la possibilità di chiedere ai gestori la cancellazione dai database delle informazioni che riguardano i loro figli. Questo a quanto pare non è bastato a calmare gli animi. Per fortuna non mi devo occupare della questione: mia figlia è presa dalla Frozen Mania. Evviva Frozen!