Hertz, riconoscimento facciale per un noleggio auto più veloce

Hertz ha annunciato una collaborazione con Clear, azienda specializzata in sistemi biometrici per la sicurezza. Obiettivo è implementare la tecnologia di riconoscimento facciale nella procedura di noleggio auto, al fine di renderla più snella e veloce.

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a cura di Alessandro Crea

Presto per noleggiare un'automobile con Hertz bisognerà metterci la faccia. La nota azienda di autonoleggio infatti ha avviato una collaborazione con Clear, realtà specializzata nei sistemi biometrici per la sicurezza, il cui risultato è Fast Lane, la nuova tecnologia che consente di prelevare l'auto in pochissimo tempo, tramite riconoscimento facciale o scansione delle impronte digitali al momento dell'uscita dal garage.

Il sistema prevede ovviamente una precedente procedura di registrazione una tantum, con fotografia o rilevazione delle impronte digitali. Dalle volte successive però secondo Hertz basteranno circa 30 secondi per essere fuori dal parcheggio con la propria auto, risparmiando il 75% del tempo precedentemente richiesto. Va detto però che la procedura normale non richiedeva più di qualche minuto.

Il servizio per il momento è in funzione soltanto presso l'ufficio Hertz dell'aeroporto internazionale Hartsfield–Jackson di Atlanta, negli Stati Unit, ma l'azienda conta in tempi brevi di estenderlo ad almeno altre 40 località, tra cui l'aeroporto internazionale di Los Angeles e il John F. Kennedy International Airport di New York.

Secondo Caryn Seidman-Becker, amministratore delegato di Clear, l'azienda è impegnata nel creare "un futuro in cui i vostri occhi, volto e impronte digitali saranno il vostro migliore e più sicuro documento di identità", godendo anche di maggior velocità e prevedibilità delle procedure sia negli aeroporti che in occasione di grandi eventi, ad esempio di sport. In effetti, smartphone a parte, sono sempre di più gli aeroporti che sfruttano sistemi di riconoscimento facciale per verificare l'identità dei passeggeri. Recentemente inoltre si è provato a utilizzare tali tecnologie anche in occasione di eventi sportivi, ma con risultati discutibili.