Hey Lockdroid, ti ho pagato, adesso sblocca il telefono!

La nuova versione del ransomware per Android chiede alla vittima di dettare un codice al telefono per sbloccarlo.

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a cura di Marco Schiaffino

I ransomware sono un tipo di malware sempre più diffuso e i pirati informatici, che sanno di poterne trarre facili profitti, non lesinano in sforzi per renderli sempre più efficaci.

Tra i più creativi in questo settore ci sono di sicuro gli autori di Lockdroid, un ransomware per dispositivi Android in circolazione da qualche tempo e che viene periodicamente aggiornato di cyber-criminali con nuove funzioni e tecniche per taglieggiare le potenziali vittime.

an evolving threat ransomware in 2017

L'ultima trovata dei pirati che diffondono Lockdroid, però, ha sorpreso non poco i ricercatori di Symantec che hanno individuato e analizzato la nuova versione del malware.

Il sistema di sblocco che la vittima deve usare una volta effettuato il pagamento, infatti, è affidato a un sistema di riconoscimento vocale. Per riavere il proprio smartphone funzionante, quindi, una volta pagato il riscatto è necessario dettare un codice al telefono proprio come se si avesse a che fare con un assistente vocale in stile Siri.

Per saperne di più su Lockdroid e il suo funzionamento, potete leggere l'articolo completo su Security Info, il sito di Tom's Hardware dedicato alla sicurezza informatica.