La terza stagione di "House of Cards" - ovvero la serie più bella del mondo con Kevin Spacey – è stata girata in 6K (6144 x 3160 pixel). Netflix non ha badato a spese, impiegando le famose Red Camera, immaginando un futuro che noi in Italia non siamo in grado di vedere neanche con il telescopio.
"Che talento sprecato: ha scelto i soldi invece che il potere" (F. Underwood)
Se nel 2014 l'AD di Netflix Reed Hastings aveva promesso per l'intera serie una ripresa in 4K, adesso stando a quanto riporta The Hollywood Reporter la qualità pare essere ulteriormente migliorata. Si parla infatti di un livello di risoluzione 9 volte superiore all'HD e 2 volte rispetto al 4K. Di Frank Underwood (Kevin Spacey) potremo conoscere ogni singola ruga e increspatura del volto.
Ovviamente è il master a essere in 6K: la stima è di 5,5 TB per ogni ora di episodio. Giusto per fare una proporzione gli episodi 4K pesano 2,5 TB. La differenza è enorme e ovviamente per immaginare una fruizione ad altissima risoluzione bisognerà attendere le migliori connessioni in fibra che si possono immaginare.
Red Camera
È bello però sapere che Netflix guarda avanti più dei concorrenti. Ed è ancora più bello scoprire che Telecom Italia – in trattativa con l'operatore statunitense – non ha nessuna intenzione di legare le mani ai provider di contenuti. "La nostra piattaforma è neutrale e aperta a qualsiasi fornitore di contenuti: non spetta a noi fare la 'gate keeper'; saranno il mercato e gli stessi utenti a promuovere i programmi e i modelli di fruizione più idonei alle loro esigenze", ha dichiarato recentemente l'AD Patuano.
Insomma, domani potenzialmente Netflix sarà disponibile con ogni operatore TLC. Magari House of Cards non lo vedremo in 6K, ma per il 4K ci sono buone possibilità. Richiede "solo" una connessione stabile da almeno 25 Mbps.