HP licenzierà 50mila dipendenti entro fine anno

Nonostante risultati trimestrali non disastrosi HP ha deciso di aumentare il numero delle persone che perderanno il posto di lavoro entro fine anno: saranno 45-50 mila in due anni, invece che 34mila.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Doccia fredda per i dipendenti di HP, che in concomitanza con l'annuncio dei dati fiscali del secondo trimestre hanno appreso ieri sera che potrebbero perdere il posto di lavoro, nonostante i risultati non siano troppo allarmanti. Il numero uno Meg Whitman ha infatti detto che saranno tagliati altri 11-16mila posti di lavoro entro fine anno per ottimizzare i costi e "rendere la forza lavoro più competitiva".

Tagli che si sommano a quelli iniziati nel 2012 quando si prevedevano 34.000 posti di lavoro in meno, e che complessivamente entro fine 2014 saliranno a 45-50 mila dipendenti. I dati sulla percentuale dei tagli sono discordanti, perché da tempo HP non fornisce cifre ufficiali, così come la maggior parte delle aziende IT. Stando alle informazioni ufficiali nel 2012 risultavano attivi circa 330mila dipendenti, ma l'agenzia Reuters pubblica invece un dato di 250 mila persone circa. In ogni caso la percentuale del taglio è impressionante.

Meg Whitman

Nel 2012-2013 i tagli erano stati considerati una misura dolorosa ma indispensabile, visto l'imperversare della crisi e il ridimensionamento della produzione di PC, che ha fatto perdere ad HP la prima posizione a livello globale. A questo giro tuttavia i risultati non sono tutti in profondo rosso: il fatturato è stato di 27,3 miliardi di dollari, in calo solo dell'1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e di un soffio inferiore alle previsioni. I profitti invece sono cresciuti del 18 percento a 1,27 miliardi di dollari.

Il fatturato della divisione Personal Systems è cresciuto del 7% (8,17 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le entrate della divisione business sono aumentate del 12%, compensando al calo di quelle del comparto consumer, a -2%. Questa tuttavia è stata l'unica divisione in crescita: un segnale che probabilmente preoccupa i dirigenti, che hanno deciso di rendere HP un'azienda "più agile, con costi di gestione più bassi e più clienti".  

Il problema resta che senza una politica chiara e decisa i tagli fanno risparmiare ma non fanno crescere l'azienda.