HP non vende i computer, per WebOS futuro incerto

HP ha rinunciato a vendere o separare la divisione PSG, che si occupa dei computer. L'azienda continuerà quindi a operare nel settore PC e cercherà di rilanciarsi anche in quello dei tablet. WebOS rimane in bilico, mentre l'azienda non esclude un anti-iPad con Windows 8.

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a cura di Manolo De Agostini

L'unità Personal Systems Group (PSG) continuerà a far parte di HP e non sarà ceduta ad altri o confinata in un'entità separata (spin-off). L'azienda, leader del mercato PC, torna sui propri passi grazie a Meg Whitman, nuovo amministratore delegato che ha preso il posto Leo Apotheker.

HP parla di valutazioni che l'hanno portata a considerare la grande integrazione dell'unità nell'azienda e il contributo non solo in termini di prodotti, ma anche di valore generale del marchio. "I costi per ricreare tutto questo in un'azienda a sé stante erano superiori a qualsiasi beneficio dato da una separazione".

Meg Whitman

"La divisione PSG è una componente chiave della strategia di HP, pensata per siglare rapporti di valore e di lunga durata con i consumatori, le piccole e medie imprese e i clienti enterprise. Il consiglio di amministrazione di HP è fiducioso del fatto che la divisione PSG possa guidare una crescita che porti a profitti".

La Whitman e il consiglio di amministrazione hanno preso la decisione che tutti si aspettavano. Per alcune settimane sono circolate voci di possibili pretendenti alla divisione, ma in realtà non ci sono mai state trattative approfondite. Non tutti hanno la capacità e la liquidità per mettere sul piatto decine di miliardi di dollari, specie in un momento in cui il settore PC non dà certezze.

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Bisogna infatti tenere in considerazione che HP non ha una strategia tablet e smartphone definita. Ad agosto l'azienda aveva annunciato che avrebbe cessato la vendita e lo sviluppo di dispositivi WebOS, il sistema operativo sul quale aveva scommesso acquistando Palm per 1,2 miliardi di dollari. Nessuno avrebbe puntato su un'azienda fuori dal giro miliardario dei tablet. La svolta di queste ore però rimette tutto in gioco. HP tornerà ad affacciarsi sul mercato dei tablet - dopo lo Slate 500 con Windows 7 e il TouchPad - puntando però su Windows 8 e non su WebOS.

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L'azienda a tal proposito ha dichiarato che sta ancora valutando le opzioni, e il destino del team sarà deciso entro due mesi. C'è quindi la speranza che si decida di diversificare l'offerta, ma per ora non ci sono certezze. "Il mercato è stato creato da Apple", ha dichiarato la Whitman. "Questo non significa che non possa esserci in seconda posizione una realtà competitiva".

HP riparte quindi con nuovo spirito e nei prossimi mesi  ne sapremo di più sulle strategie dell'azienda statunitense. Un cambiamento, seppur a livello aziendale, c'è già: l'AD Meg Whitman dividerà la gestione delle operazioni dell'azienda con il presidente esecutivo Ray Lane.

La Whitman si prenderà cura del settore hardware e delle funzioni corporate, mentre Lane sarà impegnato sui software e i servizi tecnologici. L'obiettivo è quello di tenere le redini di un colosso impegnato su molteplici fronti, in cui ovviamente HP non gioca per l'ultima posizione, ma per eccellere.