Ieri HTC ha avviato le prenotazioni del visore per la realtà virtuale Vive, e sembra che gli appassionati abbiano risposto positivamente all'appello dell'azienda di Taiwan. Si parla infatti di 15.000 unità vendute in soli 10 minuti, come svelato da Shen Ye, responsabile della realtà virtuale di HTC, su Twitter.
Considerando che stiamo parlando di un dispositivo da 800 dollari significa che nelle casse di HTC sono piovuti 12 milioni di dollari in una manciata di minuti. Niente male per una tecnologia che necessita di appoggiarsi a un PC da un migliaio di euro, almeno secondo quanto specificato nei requisiti consigliati ufficiali.
Il successo di questa prima ondata di HTC Vive è una testimonianza della curiosità che circonda la realtà virtuale, un mondo in cui si stanno facciando anche big tecnologici come Facebook, Samsung, Google, Microsoft e Sony.
Secondo Goldman Sachs, il business della realtà virtuale potrebbe crescere fino a raggiungere un giro d'affari di 110 miliardi di dollari entro il 2020, prendendo in esame anche le soluzioni per la realtà aumentata.
HTC Vive è il secondo visore per la realtà virtuale di fascia alta ad approdare sul mercato. A gennaio è stato il turno di Oculus Rift, che in pochi minuti ha fatto registrare il tutto esaurito per la prima tornata di visori, facendo slittare le consegne da marzo ad aprile, fino ad arrivare a maggio dopo il primo giorno di apertura delle prenotazioni.
Ora le consegne del dispositivo di Oculus VR e Facebook sono fissate a luglio. Siamo curiosi di scoprire i dati di vendita ufficiali, che non sono stati ancora comunicati.
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Secondo le ultime previsioni, gli appassionati sono pronti a spendere 861 milioni di dollari per la realtà virtuale nel 2016. Un risultato decisamente raggiungibile, a detta degli analisti. Contribuirete anche voi nel vostro piccolo o aspetterete un calo di prezzi per questa tecnologia?