I bug fanno il solletico a Intel, AMD non ne approfitta

Intel cresce, AMD perde terreno. Secondo iSuppli il bug dei chipset per CPU Sandy Bridge non ha scalfito il dominio di Intel, anzi. AMD invece perde quote. Per Intel lo spauracchio sono i tablet che potrebbero influenzare le vendite di netbook Atom.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD continua a perdere quote di mercato nel settore dei microprocessori. Secondo un report di IHS iSuppli le vendite di CPU della casa di Sunnyvale nel primo trimestre hanno raggiunto il 10,1%, perdendo terreno rispetto all'11,8% dello stesso periodo dello scorso anno e al quarto trimestre 2010, quando le rilevazioni conferivano ad AMD il 10,9% del settore. Le nuove soluzioni Fusion per netbook, che secondo l'azienda hanno superato le 5 milioni di unità vendute, non sembrano quindi essere riuscite a coprire il calo in altri settori (Recensione della piattaforma AMD Fusion Zacate).

Intel è sempre più padrona di un mercato in cui nel trimestre ha totalizzato l'82,6 percento delle vendite, facendo segnare una crescita del 2% rispetto all'anno scorso e dell'1,6% rispetto al quarto trimestre del 2010. La casa di Santa Clara esce così senza patemi d'animo da un periodo che poteva diventare complicato a causa di un bug alle porte SATA 3 Gbps che l'ha costretta a richiamare 8 milioni di chipset per la nuova piattaforma Sandy Bridge. In un articolo avevamo raccolto opinioni a caldo, che a quanto pare si sono rivelate corrette (Bug Sandy Bridge: Intel ne esce illesa e AMD non ci guadagna).

"Il fatto che l'azienda abbia raggiunto un incremento del fatturato nel primo trimestre del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato evidenzia che le preoccupazioni per il bug dei chipset non hanno influenzato l'azienda in modo rilevante. Questo serve come prova della capacità di Intel di reagire a una potenziale crisi con velocità e agilità. La gestione di Intel della questione sia sul fronte delle pubbliche relazioni che su quello commerciale è in netto contrasto con altri recenti esempi di grandi aziende che si sono imbattute in problemi di questo genere", scrive l'azienda. I dati di iSuppli si scontrano con la situazione pressoché stabile dipinta da IDC quasi due mesi fa, anche se riferiti al solo mercato x86.

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Complessivamente le due aziende detengono il 92,7 percento delle quote di mercato per fatturato - x86, RISC e altri tipi di processori. Il risultato è in crescita rispetto al 92,4 percento del primo trimestre 2010. "È una buona notizia per le due aziende, poiché il mercato mondiale dei microprocessori è cresciuto di circa il 20% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo di un anno fa", si legge nel report dell'azienda di analisi.

Secondo iSuppli il pericolo più immediato per Intel non è rappresentato da AMD, ma dai tablet dotati di soluzioni ARM, che potrebbero influenzare negativamente la vendita dei netbook con processore Atom.