I chipset hanno un bug? Intel fa il record di vendite

La trimestrale di Intel fa emergere un dato limpido: il bug dei chipset per CPU Sandy Bridge è stato un problema da nulla. La divisione Data Center è stata quella più in crescita, ma anche il settore PC ha dato ottimi segnali. E ora arrivano i tablet.

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a cura di Manolo De Agostini

Con un utile netto di 3,2 miliardi (+29%) e un fatturato di 12,8 miliardi di dollari (+25%), Intel sancisce quello che vi avevamo già anticipato in passato: il bug dei chipset per processori Core di seconda generazione (Sandy Bridge) è stato poco più di un solletico per il colosso statunitense (Bug Sandy Bridge: Intel ne esce illesa e AMD non ci guadagna).

L'utile per azione è stato di 56 centesimi, sopra le attese degli analisti, ferme a 46 centesimi. Anche il fatturato ha superato le previsioni del mercato, pari a 11,6 miliardi. Lo scorso anno Intel aveva raggiunto un fatturato di 10,3 miliardi di dollari (43 centesimi per azione) e un utile di 2,4 miliardi.

La crescita è stata spinta in particolare dalla divisione Data Center Group, cresciuta del 32% su base annua fino a toccare i 2,5 miliardi di dollari. Il PC Client Group ha invece raggiunto un fatturato di 8,6 miliardi, facendo segnare un +17% rispetto al 2010. In questo settore troviamo la sezione che riguarda Atom e chipset, in grado di raggiungere un fatturato di 370 milioni (+4%).

Intel Mobile Communications - l'ex divisione wireless di Infineon - ha contribuito al primo trimestre con un fatturato di 336 milioni di dollari. Annoverando anche McAfee, le due ultime acquisizioni dell'azienda hanno incrementato gli incassi di circa 500 milioni.

"Il fatturato del primo trimestre è stato un record assoluto per Intel, spinto da una crescita delle vendite a doppia cifra in tutti i segmenti principali e le aree geografiche", ha dichiarato Paul Otellini, amministratore delegato di Intel. "Questi incredibili risultati, combinati con la nostra previsione per il secondo trimestre, ci mettono nella posizione di poter raggiungere una crescita superiore al 20 percento per quanto riguarda il fatturato annuo".

Il margine lordo del trimestre è stato del 62 percento, l'1 percento in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Per quanto riguarda il secondo trimestre, l'azienda prevede un fatturato di 12,4 miliardi (più o meno 500 milioni di dollari). Si tratta di un dato superiore alle stime del mercato.

Secondo Otellini il settore PC dovrebbe raggiungere quasi 400 milioni di unità quest'anno. Le stime di Intel sono migliori di quelle degli analisti. "La nostra visione è differente. Nei dati pubblicati dalle società di analisi le stime sui mercati emergenti non sono riflesse correttamente", ha dichiarato l'AD dell'azienda.

Per quanto riguarda il tema della cannibalizzazione dei PC da parte dei tablet, Otellini non esclude un impatto, ma afferma che Intel è agile e pronta a rispondere alle necessità del mercato. A inizio mese è stato annunciato il primo Atom per tablet, nome in codice Oak Trail, compatibile con diversi sistemi operativi. Secondo l'azienda diversi produttori - tra cui Lenovo, Samsung e Fujitsu - presenteranno tablet a partire da maggio.

Per quanto riguarda il settore smartphone, perso il potenziale partner Nokia, Otellini ha dichiarato che Intel sta cercando di convincere altri "top player" ad adottare la piattaforma Medfield. "Sarei molto deluso se non riusciste a vedere sul mercato smartphone basati su chip Intel entro 12 mesi da oggi", ha sentenziato l'amministrato delegato.

Intel sta ancora lavorando sui consumi, ma secondo Otellini la sua azienda centrerà l'obiettivo, che è quello di offrire un'architettura migliore, grafica superiore, comunicazioni integrate e un processo produttivo avanzato.

Contestualmente segnaliamo che IHS iSuppli ha pubblicato un'analisi sulle quote di mercato nel settore dei semiconduttori per quanto riguarda il 2010. Intel è sempre leader, seguita da una Samsung in crescita del 7,6 percento, arrivata a una quota del 9,2 percento. Questo nuovo dato sancisce un recupero dell'azienda sud coreana su Intel, avanti "solo" del 4,1 percento. La crescita di Samsung è figlia del boom delle vendite delle memorie.

In terza posizione troviamo Toshiba, seguita da Texas Instruments. Renesas Electronics è quinta grazie alla fusione con NEC Electronics. STMicroelectronics è settima davanti a Qualcomm (in calo), AMD scivola dall'ottava alla dodicesima posizione, mentre Nvidia è stabile al ventesimo posto.