I cyber occhiali di Google costeranno almeno 200 euro

Gli occhiali a realtà aumentata di Google sbarcheranno probabilmente sul mercato entro la fine dell'anno a un prezzo compreso tra 250 e 600 dollari. Si parla di un visore, sistema operativo Android e supporto 3G. Non mancano altoparlanti, microfono e sensore di movimento.

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a cura di Dario D'Elia

I cyber occhiali di Google con funzioni di realtà aumentata saranno disponibili entro la fine dell'anno a un prezzo compreso tra i 250 (al cambio 188 euro) e 600 dollari, tasse escluse. La conferma giunge direttamente da una serie di dipendenti dell'azienda che hanno preferito rimanere nell'anonimato. Il New York Times è riuscito a ottenere ulteriori dettagli, completando così il quadro che avevamo delineato due settimane fa (Occhiali Google ipertecnologici, tutti come Terminator).

Occhiali Google?

L'occhiale ricorda nel design gli Oakley Thumps, il modello che indossa Tom Cruise nella scena iniziale di Mission: Impossible 2. Da rilevare che in questo caso specifico si parla di un visore head-up display (snodabile) per un solo occhio che dovrebbe consentire la visione di dati e la correlazione con l'ambiente circostante. 

La piattaforma Android in pratica si occupa della gestione di ogni funzione, come se si trattasse di uno smartphone. Non mancano infatti i supporti 3G (forse 4 G), A-GPS, un sistema di navigazione che funziona grazie all'inclinazione della testa, altoparlanti, microfono e la fotocamera.

Realtà aumentata

In pratica pare che possa essere usato come un comune occhiale da Sole e in caso di bisogno attivato con un tasto. Dopodiché guardando l'ambiente circostante si potranno ottenere tutte le classiche informazioni da realtà aumentata con un overlay grafico. Probabilmente guardando un edificio storico si potranno ottenere i dettagli correlati

Si parla anche della possibilità di registrare informazioni da sincronizzare su cloud e della successiva condivisione con gli amici. Proprio queste funzioni hanno sollevato non pochi interrogativi legati alla privacy: il team di sviluppo ha valutato attentamente rischi e conseguenze. Il progetto è curato direttamente dai laboratori Google X e ha visto il coinvolgimento anche del co-fondatore dell'azienda Sergey Brin.