I film online battono già i DVD, anche senza la pirateria

Il rapporto IHS Screen Digest conferma che nel 2012 la fruizione dei film online supererà quella dei DVD. Negli Stati Uniti questo avverrà grazie alle offerte stracciate di Netflix: oggi con 7,99 dollari al mese consente di vedere tutti i film e telefilm che si desiderano.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La visione di film su Internet supererà quella dei DVD nel 2012, almeno negli Stati Uniti. Il dato è incredibile soprattutto perché non tiene conto del fenomeno della pirateria. Secondo il rapporto di IHS Screen Digest il numero di film noleggiati (streaming) o acquistati online crescerà del 135% quest'anno, sfiorando un fatturato di 3,4 miliardi di dollari grazie a piattaforme come Netflix. L'ulteriore brutta notizia per le major hollywoodiane è che tutto questo non si tradurrà in un vantaggio economico.

I consumatori spenderanno infatti solo 1,7 miliardi di dollari nei film digitali, contro gli 11,1 miliardi in DVD e Blu-Ray. In pratica nel 2012 le piattaforme digitali gestiranno il 57% dei consumi cinematografici, a fronte di una spesa del 12%.

Film online

"Il risultato sarà un netto declino dei ricavi generati dall'intrattenimento domestico anche se i consumi raggiungeranno livelli inattesi", scrive nel rapporto l'analista Dan Cryan. Il motivo è semplice: gli abbonamenti forfait come quelli adottati da Netflix sono molto vantaggiosi ed economici. 

La soluzione "all-you-can-eat" consente di vedere in streaming tutti i film, telefilm e documentari che si desiderano per 7,99 dollari al mese - circa 6 euro. La piattaforma di riferimento è Windows Media, ma il dato più interessante riguarda la qualità finale. Il sistema è stato sviluppato in modo che a seconda della connessione ADSL disponibile e quindi della banda passante cambi in automatico la risoluzione. A 1.5 Mbit/s si ha una qualità comparabile a quella dei DVD; a 3 Mbit/s si ottiene qualcosa di più; mentre a 5 Mbit/s si hanno i desiderati 720p con audio surround. Da ottobre 2011 alcuni decoder e la PlayStation 3 consentono in presenza di una connessione da almeno 5 Mbit/s di ottenere la risoluzione 1080p.

Netflix con Wii

Per comprendere la portata di questa rivoluzione è bene sottolineare che secondo un sondaggio Nielsen del 2011, il 42% degli utenti Netflix usa un PC specifico per la gestione del servizio, il 25% la Nintendo Wii, il 14% il proprio PC connesso alla TV, il 13% si affida alla PlayStation 3 e il 12% usa Xbox 360.

Netflix, Amazon.com e Hulu rappresentano il 94% del mercato digitale del cinema, ma per le vendite pesano solo sull'1,3%. Così si spiega il declino della TV tradizionale e del mercato DVD. Insomma, l'unica speranza per gli editori è di continuare a non concedere i titoli più nuovi e giocare la carta del formato UltraViolet, che consente a seguito di un acquisto fisico lo sblocco su cloud dell'analoga versione digitale in streaming.

Per la televisione invece è evidente che l'unica strada percorribile è quella dello sbarco online. Certo sarebbe bene non inciampare sulla grammatica. Ad esempio, proprio in questi giorni Mediaset si è vista sottrarre definitivamente sotto il naso il dominio ".com". In pratica si è dimenticata di rinnovarlo e pur avviando la procedura di riassegnazione presso la WIPO - adducendo violazioni del marchio e malafede - ha dovuto piegarsi alla sentenza del Collegio di Saggi. Il signor Didier Madiba del Delaware userà Mediaset.com per vendere "media set", ovvero sistemi per l'archiviazione e gestione dei dati multimediali.