I galacticos del Premier Letta per la banda larga

Il Presidente Enrico Letta ha affidato a Francesco Caio, Gerard Pogorel e Scott Marcus il compito di analizzare la situazione attuale degli investimenti broadband e dei piani di sviluppo dei principali gestori.

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a cura di Dario D'Elia

Il Premier Enrico Letta ha completato la campagna acquisti per la banda larga: mai visto uno squadrone di esperti così articolato per affrontare il tema del digitale. Sembrano i galacticos del Real Madrid, quando giocavano insieme Beckham, Figo, Zidane e Ronaldo.

A margine del convegno organizzato a Roma dal Financial Times, Letta ha sottolineato che gli obiettivi posti dell'Unione Europea dovranno essere raggiunti a prescindere dal proprietario di Telecom Italia. Non saranno fatti "sconti", anzi in caso di qualsiasi tipo di mancanza i "poteri pubblici" agiranno tenendo conto "dell'interesse generale del paese da tutti i punti di vista".

Il Premier Letta

Un triunvirato di uomini fidati si occuperà del piano di attacco. Si parla di Francesco Caio, già autore del primo Rapporto sullo stato della Rete sotto il Governo Berlusconi, il professor Gerard Pogorel della ParisTech e il consulente americano Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission USA.

"Faranno un'analisi della situazione attuale degli investimenti e dei piani di sviluppo dei principali gestori", ha spiegato Letta. L'annuncio è stato accolto positivamente anche dall'AD di Telecom Italia, Marco Patuano: "È un'ottima idea, i tre esperti nominati sono di assoluto prestigio mondiale". Insomma, al momento c'è massima collaborazione, per altro confermata dall'accelerazione sugli investimenti per la banda larga e 4G, che in base al recente piano industriale Telecom saranno di 9 miliardi di euro nei prossimi tre anni.

Per quanto riguarda lo scorporo della rete e l'eventuale coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti proseguono le dichiarazioni di intenti delle parti, ma l'accordo pare essere ancora lontano.

"Abbiamo sempre avuto una posizione molto chiara", ha sottolineato l'AD di CdP Giovanni Gorno Tempini. "Riteniamo che le reti di nuova generazione siano un investimento infrastrutturale importante per il Paese e che quindi siano un punto di attenzione per chi investe in infrastrutture come noi".

Intanto la reazione degli osservatori, ieri, è stata immediata. Molti hanno ricordato che il premier Letta dopo l'insediamento ha fatto saltare il direttore Ragosa di Agenzia Digitale, preferendogli Franceso Caio. Dopodiché ha completato il team "tecnico" con Francesco Sacco e Luca de Biase. Poi è giunto il momento della panchina lunga con Guido Scorza, Edoardo Colombo, Alfonso Fuggetta, Massimiliano Pianciamore, Andrea Prandi, Anna Pia Sassano, Andrea Rigoni, Fausto Basile e Alessandro Osnaghi.

Infine i fuoriclasse Gerard Pogorel e Scott Marcus.

Vincere a questo punto dovrebbe essere una formalità.