I PC Windows 8 rimangono sugli scaffali a prendere polvere

Le vendite dei PC Windows 8 sono decisamente inferiori rispetto alle proiezioni interne di Microsoft. A dirlo al giornalista Paul Thurrot, notoriamente vicino agli affari della casa di Redmond, una persona anonima, ma ben informata.

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a cura di Manolo De Agostini

Le vendite dei PC Windows 8 sono ben al di sotto delle proiezioni interne di Microsoft e sono state descritte, all'interno dell'azienda, come deludenti. Secondo Paul Thurrott del sito Winsupersite, da sempre molto vicino agli affari della casa di Redmond, i vertici avrebbero incolpato i produttori di PC per questo avvio sotto le attese. Gli OEM sarebbero accusati di aver realizzato prodotti non all'altezza e soprattutto di non aver inondato il mercato di nuovi modelli, annunciati ma non tutti ancora effettivamente disponibili. 

Al quartier generale di Microsoft ritengono quindi ancora più giustificato l'impegno diretto nel settore hardware, inaugurato con Surface. "La mia fonte mi ha parlato dell'incapacità dei produttori di rispettare le attese, un atto d'accusa schiacciante che spiega perché l'azienda ha ritenuto necessario iniziare a fare in proprio PC e dispositivi hardware", ha scritto Thurrott.

Secondo il giornalista Microsoft ha presentato Windows 8 in un momento sfavorevole, in cui l'economia è in forte crisi. Inoltre molte aziende sarebbero nel bel mezzo della transizione a Windows 7, quindi poche starebbero passando effettivamente a Windows 8. "Questo significa che solo il gradimento da parte dei consumatori può aiutare questa release ad avere il successo dei predecessori. I consumatori hanno l'imbarazzo della scelta in questo momento, e molti sono dell'idea di rimandare l'acquisto del prossimo PC e usare un prodotto di accompagnamento, come un iPad o un altro tablet. Il problema è che in questo modo possono scoprire che è tutto ciò che gli serve".

Thurrot ha citato anche di una gamma di prodotti che "confonde", con tantissimi design diversi e stravaganti piuttosto che meno prodotti ma con basi più solide, e ha riconosciuto che il mix tra parte desktop e nuova interfaccia Metro potrebbe spiazzare tante persone. Inoltre non ha risparmiato critiche all'approccio di Microsoft, guardandosi bene dal collegare l'andamento delle vendite dei PC con la recente dipartita del capo della divisione Windows, Steven Sinofsky.

"Immaginate che Apple annunci una nuova versione di iOS e poi presenti un nuovo tablet che ha OS X al posto di iOS. Non ha molto senso, vero? Questo è ciò che ha fatto Microsoft: lo stesso giorno che Microsoft ha presentato Windows 8, ha svelato anche Surface con Windows RT. Nonostante si tratti di una versione di Windows 8, è incompatibile con il software esistente e permette di far funzionare solo applicazioni pensate per l'ambiente ARM. Questo significa che nessun software desktop esistente funzionerà, per non parlare di un sacco di hardware. Confonde? Certamente. Che cosa può pensare un tipico consumatore?", ha scritto Thurrott, proseguendo nella sua analisi.

"L'effetto di tutto questo", scrive il giornalista a fine articolo, "penso abbia contribuito a portare tante persone ad attendere prima di avvicinarsi a Windows 8. È l'esatto opposto di ciò che vorrebbero Microsoft e l'industria in questo momento. Sotto questo aspetto, il debutto di Windows 8 è molto simile a quella di Vista, dove un fastidioso insieme di voci deluse ha dominato la discussione fin al debutto e silurato il prodotto prima che avesse una possibilità. Windows 8 non è Vista, sotto molti aspetti. […] Tutto questo era evitabile".

E mentre in questa notizia si parla di computer, quindi di prodotti con il software preinstallato, ricordiamo che Microsoft ha annunciato di aver venduto quattro milioni di aggiornamenti a Windows 8 in tre giorni. Ballmer ha parlato anche di "decine di milioni" di copie vendute ai clienti aziendali (Windows 8 spacca: 4 milioni di copie vendute in 3 giorni).

Inoltre secondo un'indagine svolta da un'analista, le vendite del software vanno a gonfie vele. Insomma, è ancora presto per dire se nel suo complesso il prodotto stia andando alla grande o no. Ci permettiamo solo di far notare che se da una parte i prezzi dell'aggiornamento sono molto concorrenziali, ben diversi sono quelli dei nuovi computer. Insomma, probabilmente non si tratta di Windows 8, bensì di una logica conseguenza della crisi economica, che spinge molti ad aggiornare il proprio PC con 30 euro piuttosto che cambiarlo spendendone dai 600 in su.