I provider non dovrebbero obbligarci a usare i loro modem

Il deputato Ivan Catalano del gruppo parlamentare Civici Innovatori ha firmato un'interpellanza urgente sul problema dei router a contratto dei servizi Internet.

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a cura di Dario D'Elia

Perché i provider Internet ci obbligano a usare i loro modem o router? La domanda è stata sottoposta dal deputato Ivan Catalano (Civici Innovatori) al Ministero dello Sviluppo Economico. I firmatari della interpellanza urgente, fra cui Stefano Quintarelli, Adriana Galgano e Giovanni Monchiero, ricordano che i provider italiani "non rilasciano ai propri clienti le loro credenziali di registrazione/autenticazione come i dati di registrazione VoIP, ID ed ogni ulteriore utile parametro di configurazione". In questo modo impongono di fatto l'uso obbligatorio dei loro apparati di proprietà.

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La cosa stupisce perché oggi persino nelle connessioni su rete mobile 3G/4G la prassi è totalmente opposta. Non è chiaro perché ad ogni cambiamento di provider residenziale si sia costretti a farsi carico di un altro acquisto di router.

"Inoltre, l'esborso mensile dovuto al comodato d'uso, a pagamento nella gran parte dei casi, e la 'blindatura' del firmware che equipaggia gli apparati dell'ISP, le cui modifiche sono anch'esse a pagamento in molti casi, limitano ulteriormente la piena accessibilità e sana concorrenza per una tecnologia, come quella relativa all'accesso su rete fissa", si legge nel documento.

La prima conseguenza di questo comportamento è la limitazione della libertà di scelta degli utenti e una "significativa barriera non tariffaria alla libera concorrenza tra i diversi operatori". Il tema comunque non è solo italiano bensì comunitario. Recentemente il Governo federale tedesco ha depositato una proposta di legge (Drucksache 18/6280 dell'8 ottobre 2015) per risolvere la questione.

In effetti oggi si profilerebbe una violazione delle norme sulla concorrenza, considerata la liberalizzazione del settore. Insomma, la richiesta di Catalano è di valutare l'opportunità per il prossimo disegno di legge di inserire una voce che vieti agli internet service provider "di imporre ai clienti apparati di loro proprietà per le offerte internet fibra/VDSL2 e tecnologie simili o derivate".

Abbiamo conferma del fatto che i pochi provider che consentono l'impiego di altri router comunque non forniscono mai i parametri per i servizi di telefonia residenziale, ma solo quelli per la navigazione.