I pruriti-attriti di Google
Google, sebbene giochi fra i pesi massimi, dà sempre la sensazione di essere più agile rispetto alla concorrenza. Questa volta però si è mossa lentamente. Le pubblicità testuali che compariranno accanto ai video di YouTube sono certamente una novità interessante per inserzionisti ed editori, ma forse ci si poteva aspettare qualcosa di più.
"Nel breve termine Google dimostra certamente la sua ossessione per il mercato, volendo utilizzare una piccola quantità di contenuti e campagne ad alto costo", ha spiegato Chandratillake. "A lungo termine, però, penso che saranno maggiormente interessati a far fruttare al meglio i milioni di clip auto-prodotte. E avranno comunque bisogno di una nuova tecnologia per comprendere meglio i contenuti dei video. Il targeting in ambito pubblicitario, e non solo, è fondamentale".
Un migliore targeting, prodotto dal riconoscimento dell'audio e delle immagini, è in grado di migliorare sensibilmente il rate dei click-rate. Un report realizzato da eMarketer ha stimato infatti che il click-through rate (CTR) dei video pubblicitari è generalmente dello 0,75% - non molto ma comunque più alto dei banner tradizionali.