I robot in miniera non rubano il lavoro ma salvano vite

Mining-ROX Project è un progetto di sviluppo portato avanti dall'Università di Freiberg, per due robot che sostituiranno gli esseri umani in miniera, almeno per quanto riguarda i compiti più pericolosi e difficili, aiutando anche in alcuni scenari di rischio.

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a cura di Alessandro Crea

Ultimamente c'è stato molto dibattito sull'impiego dei robot nei lavori tradizionalmente svolti dagli esseri umani e sul rischio che ci lascino senza lavoro. Tuttavia ci sono diversi ambiti in cui la sostituzione degli uomini con i robot non solo sarebbe positiva, ma addirittura auspicabile, ad esempio quando parliamo di miniere.

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Alexander

La Technische Universität Bergakademie Freiberg ad esempio ha in cantiere il progetto Mining ROX (Robots in Saxony), che prevede lo sviluppo di due robot che sostituiscano l'impiego di uomini in miniera, almeno per quanto riguarda i lavori più pericolosi e nelle operazioni di soccorso.

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Il lavoro in miniera è uno dei più antichi del mondo ma fino ad oggi, nonostante tutti i progressi tecnologici, è rimasto sempre altamente pericoloso. I minatori lavorano a chilometri di profondità, in ambienti inospitali, ricchi di umidità, con temperature elevate e poco ossigeno, senza contare i rischi connessi al tipo di lavoro.

Attualmente due sono i modelli, Alexander e Julius. Il primo è un quattro ruote ad azionamento elettrico, equipaggiato con ROS Indigo e basato su piattaforma ‎‎Clearpath Husky‎‎. Il robot è dotato di due scanner laser, un sistema di illuminazione, telecamere Ethernet e anche fotocamere RGB-D.

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‎Julius è anch'esso un robot elettrico a quattro ruote ma è basato su un ‎‎veicolo Innok robotics‎‎ e ha meno sensori di Alexander. Julius però ha un manipolatore UR5 con dita Robotiq 3.‎‎ ‎C'è anche un terzo robot, Elisabeth, che però attualmente è ancora in fase di sviluppo. I primi due robot hanno scopi differenti. Alexander è in grado di effettuare mappature tridimensionali delle miniere, mentre Julius è un manipolatore in grado anche di georeferenziare i campioni ritrovati.

Secondo il professore Bernhard Jung, che guida il gruppo dell'Università di Freiberg, le miniere in futuro saranno sempre più profonde e offriranno condizioni insostenibili per la vita umana, che richiederebbero sistemi di ventilazione e condizionamento antieconomici‎: uno scenario in cui Alexander, Julius ed Elisabeth potrebbero essere sempre più utili, contribuendo a salvare vite e a contenere i costi. Secondo Jung inoltre i robot potrebbero  affiancare operatori umani per operazioni di esplorazione, ad esempio trasportando e utilizzando strumentazione il cui peso diverrebbe insostenibile per un essere umano dopo ore di lavoro.  

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Julius

Il progetto Mining-ROX è comunque solo agli inizi. Secondo Jung  i robot potrebbero essere impiegati anche in ambiti più creativi, ad esempio utilizzando gli scenari 3D mappati da Alexander per creare simulatori di realtà virtuali destinati alla formazione dei minatori.