IBM inventa il potere dei 2000 Soli del Daitarn 3

IBM ha realizzato il prototipo di un collettore solare all'avanguardia, capace di raccogliere l'80% delle radiazioni che lo colpiscono per la produzione di energia, aria fresca e acqua.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

IBM ha trovato il modo di trasformare l'energia del Sole in elettricità con un collettore solare potentissimo e superefficiente, il prototipo HCPVT, grazie a una nuova tecnologia che gli impedisce di carbonizzarsi. Finora questo è stato uno degli ostacoli più rilevanti, infatti, nell'ambito dell'energia solare: se ne concentriamo troppa in un solo punto, finiamo per cuocere gli strumenti. 

Ancora una volta la chiave è l'efficienza. IBM afferma che questo sistema può arrivare a raccogliere e trasformare l'ottanta percento delle radiazioni. "La potenza di 2000 Soli", come la definisce la stessa IBM, "può portare ovunque energia sostenibile, acqua potabile e aria fresca a un terzo del costo che hanno sistemi simili". Tutto avviene grazie a un sistema di raffreddamento costituito da microcanali che trasportano il liquido - lo stesso sistema già visto nel supercomputer Aquasar.

Il prototipo realizzato è composto da una grande parabola fatta di molti piccoli specchi, dotata di un sistema automatico per determinare la migliore posizione rispetto al Sole. I raggi del sole si riflettono su ricevitori raffreddati a liquido, in modo tale che ogni centimetro quadrato può produrre mediamente tra 200 e 250 watt di elettricità, in otto ore e in una regione soleggiata. Tutto il sistema, quindi, può produrre ben 26 Kw in condizioni ideali.

Con questo sistema "basterebbe il 2% del deserto del Sahara per soddisfare le richieste energetiche del mondo", come lascia pensare il documento pubblicato da Greenpeace nel 2009. E sarebbe anche un'opzione economica, perché si punta su materiali poco costosi quali cementi e metalli pressofusi; il sistema di raffreddamento costa un po' di più, ma l'insieme resta vantaggioso.

Al momento l'azienda sta svolgendo gli esperimenti in Svizzera, ma non si sa ancora se e quando questa tecnologia diventerà un prodotto commerciale.