IBM realizza un circuito flessibile molto più sottile della carta

IBM sta lavorando sui circuiti flessibili, tra cui una soluzione molto più sottile di un foglio di carta che può contenere fino a 10 miliardi di transistor e richiede 0,6 volt. Impilando più strati si potrebbero raggiungere traguardi di potenza incredibili e dare vita a nuovi prodotti.

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a cura di Manolo De Agostini

IBM ha sviluppato circuiti nanometrici a elevate prestazioni che sono abbastanza sottili - un decimillesimo delle spessore di un foglio di carta - da essere piegati e curvati per adattarsi a innumerevoli dispositivi. I ricercatori Stephen Bedell, che vedete nel video, e Davood Shahrjerdi dell'IBM Thomas J. Watson Research Center stanno lavorando su questo nuovo ritrovato tecnologico, ottenuto mediante un processo di raschiatura da un wafer di silicio a cui segue il fissaggio su un pezzo di plastica.

L'elettronica flessibile rappresenta il futuro - foto di repertorio

Si tratta solo di uno degli innumerevoli brevetti dell'azienda statunitense, che sul proprio canale Youtube sta discutendo di alcuni dei progetti che l'hanno portata a essere per 20 anni consecutivi in cima alla classifica delle proprietà intellettuali ottenute, con 6.478 brevetti solo nel 2012.

Secondo l'azienda questi circuiti sottili sono così leggeri che se ne potrebbero impilare un numero elevato per raggiungere una potenza senza precedenti. Sullo strato sottile possono trovare posto 10 miliardi di transistor, che richiedono solo 0,6 volt di alimentazione. Numeri incredibili che potrebbero cambiare il volto dell'elettronica in futuro, permettendo al genere umano di raggiungere nuovi traguardi senza fare compromessi.

Con un raggio di curvatura di soli 6 mm, questo circuito flessibile è destinato a trovare posto in innumerevoli di prodotti, dagli smartphone fino a computer pieghevoli e leggeri da installare su veicoli spaziali. La tecnica usata da IBM, chiamata "controlling spalling", per staccare il sottile strato di circuiteria può essere usata anche per altri materiali.

L'azienda ha spiegato che si può impiegare ad esempio per l'illuminazione a stato solido. Sostituendo l'inefficiente substrato di zaffiro, questa tecnologia può essere implementata per realizzare luci più piccole e che necessitano di minore energia. Insomma, come stiamo imparando giorno dopo giorno, siamo solo all'inizio dell'avanzare della tecnologia flessibile e dello sfruttamento del suo pieno potenziale.

Non vedremo solo prodotti attuali riprogettati in modi finora impensabili, ma anche invenzioni del tutto nuove. Oggi l'elettronica, rigida e ingombrante, pone dei limiti alle menti creative di tutto il pianeta, ma come riportato dal sito Extremetech, "è solo una questione di tempo prima che le nostre auto, i medici e i dispositivi elettronici personali inizino ad avvantaggiarsi di questa innovazione".