Il 22 marzo la NASA appiccherà un incendio nello Spazio

Come si propaga un incendio nello Spazio? Per saperlo la NASA ne appiccherà uno il 22 marzo e ne ha in programma altri tre. Nessuno correrà rischi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Un incendio a bordo di un veicolo spaziale è uno degli eventi più temuti, come sanno bene gli appassionati di fantascienza. Ecco perché a bordo della ISS tutti i materiali sono ignifughi. O meglio lo erano, perché la NASA ha deciso di spedire sulla Stazione orbitante un kit fatto apposta per appiccare il fuoco.

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Gli ingegneri di Terra non stanno dando di matto, semplicemente hanno intenzione di condurre degli esperimenti per capire come si comporta il fuoco in condizioni di microgravità, in modo da rendere più sicure le navicelle spaziali del futuro.

Il punto è proprio questo: al momento non sappiamo esattamente e scientificamente come si sviluppa un incendio in condizioni di microgravità, "chi progetta i veicoli spaziali si basa sugli incendi terrestri e le relative norme antincendio. Questo approccio ha avuto successo finora, ma costituisce un rischio a causa del livello di incertezza".

L'unico modo per polverizzare le incertezze a quanto pare è giocare con il fuoco. Per questo la NASA ha finanziato l'esperimento Spacecraft Fire Experiment-I (Saffire-I), che non farà correre alcun rischio agli astronauti, nonostante preveda di appiccare un incendio su larga scala.

Come spiega la NASA sul sito ufficiale, infatti, il test si terrà a bordo della navicella cargo Cygnus (CRS-6) vuota, dopo che avrà lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e prima del rientro nell'atmosfera terrestre (che comunque la distruggerebbe). La data della prima prova è fissata per il 22 marzo.

Il team del NASA John H. Glenn Research Center (GRC) è affiancato da un gruppo internazionale di scienziati e parte dell'esperimento è stato messo a punto dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Oltre a raccogliere competenze internazionali, questo approccio ha anche l'obiettivo di facilitare la cooperazione internazionale nello sviluppo di un atteggiamento condiviso alla prevenzione di incendi a bordo dei veicoli spaziali.

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L'involucro con il materiale infiammabile

Saffire-I sarà attrezzato con strumenti per "misurare la crescita di fiamma, il consumo di ossigeno e altri parametri". L'esperimento ha due obiettivi: il primo è capire meglio la propagazione della fiamma e lo sviluppo di un incendio a partire da una quantità di materiale infiammabile coerente con quello che potrebbe essere presente in una cabina di un veicolo spaziale. Per questo nella prima prova sarà impiegato un campione di materiale lungo circa 1 metro e largo 0,4 metri.

Il secondo obiettivo è quello di mettere alla prova i limiti di infiammabilità dei materiali a bassa gravità per determinare se i metodi di selezione dei materiali della NASA siano corretti.

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Il modulo di test

Per i test è stata scelta la navicella spaziale Cygnus, per la quale è in programma una serie di missioni sufficienti per consentire tre esperimenti al rientro in atmosfera. Ciascuno dei tre test in programma prevede l'impiego di un modulo diviso in due scomparti. Uno contiene sensori, videocamere ad alta definizione e apparecchiature per il trattamento del segnale. L'altro contiene quanto necessario per accendere una fiamma di grandi dimensioni e bruciare i materiali all'interno.

Nel primo esperimento verrà appiccato il fuoco usando una miscela di fibra di vetro e cotone. È un materiale che è già stato impiegato in passato per esperimenti di combustione in microgravità, ma con dimensioni molto più piccole.

Nel secondo esperimento, Saffire II, che si terrà nel mese di giugno, verrà incendiata una miscela di nove diversi campioni di materiali utilizzati di routine sulla Stazione Spaziale, fra cui quelli di cui è composto l'abbigliamento. Ciascun campione avrà una dimensione di 5 x 30 centimetri, che è la stessa dei campioni che la NASA impiega sulla Terra per controllare i materiali prima di inviarli su un veicolo spaziale.

Il materiale incendiabile sarà caricato a bordo del cargo in un involucro sigillato. Quando la navicella spaziale approderà alla ISS gli astronauti scaricheranno tutti i rifornimenti tranne l'involucro di Saffire, che verrà incendiato solo quando la Cygnus sarà sganciata e a distanza di sicurezza dalla ISS.