Il 3D nei film colpisce, ma attenzione ai pidocchi

Il Ministero della Salute consiglia ai gestori di cinema di sterilizzare gli occhialini 3D onde evitare il passaggio di pidocchi, congiuntiviti e altre infezioni.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Avatar ha dato il via al fenomeno della visione in 3D e quasi tutti ci siamo diretti nel nostro cinema di fiducia per vedere il capolavoro tecnico di James Cameron. Alcuni di voi sono usciti dalla sala entusiasti, altri annoiati e infine c'è chi uscito grattandosi la testa, non perché interdetto, ma perché colpito dai pidocchi. Sì, avete letto bene.

Una nota del Ministero della Salute sull'uso degli occhialini stereoscopici porta in campo un nuovo tema tra i puristi del cinema in 2D e gli appassionati della prima ora del 3D.

"In relazione alla segnalazione di problemi connessi all'utilizzo di occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici ed in particolare all'eventuale pericolosità dei medesimi, il Ministero della Salute ha provveduto a interessare il Ministero dello Sviluppo Economico per gli aspetti relativi alla Direttiva sulla sicurezza dei prodotti ed il Consiglio Superiore di Sanità per quelli connessi agli eventuali rischi neuro-oculo-vestibolari sulla salute umana.

Per quanto riguarda gli aspetti igienico-sanitari, legati all'eventuale riutilizzo di occhiali 3D, il Ministero ritiene indispensabile uno specifico protocollo di pulizia e di disinfezione al fine di evitare che gli occhiali possano diventare veicolo di infezioni dell'occhio e della cute e di infestazioni del capo (in particolare pediculosi).

La situazione continua ad essere monitorata da questo Ministero e dai NAS che hanno già effettuato oltre 7.000 sequestri di occhiali 3D che presentavano etichettature irregolari".

Daniela Natali, su Corriere.it, ha contattato alcuni dottori che hanno effettivamente spiegato il motivo per cui parecchi di noi accusano disturbi, o quantomeno fastidi, dopo la proiezione di un film in 3D. Si va dall'affaticamento dalla vista, al mal di testa, fino alle vertigini.

In definitiva sembra che tra vedere il film in 3D o in 2D la decisione non debba tenere conto solo del prezzo del biglietto, ma anche della nostra salute, a meno che la tecnologia 3D non faccia passi in avanti e riesca a mitigare gli sgradevoli effetti che noi tutti ben conosciamo.