Il 50% di noi sarà miope entro il 2050, colpa di monitor e smartphone

Miopia e altri problemi visivi potrebbero colpire la maggior parte della popolazione mondiale

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Chiunque conosca un oculista, o anche un ottico, può chiedere conferma: usiamo sempre più schermi (in particolare dal 2020 in poi) e i nostri occhi sono sempre più affaticati. Non è proprio una sorpresa, quindi, rilevare che i problemi visivi sono in aumento. L'occhio secco e la miopia stanno diventando sempre più comuni e colpiscono un numero maggiore di giovani.

E infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) prevede che oltre la metà della popolazione mondiale sarà miope entro il 2050. Il 52% per la precisione, quasi il doppio rispetto al 27% del 2010.

La miopia è un disturbo abbastanza normale, legato almeno in parte a fattori genetici; ma è stato dimostrato che progredisce più rapidamente nelle persone che usano troppo gli schermi. Un altro problema che sembra legato all’uso degli schermi è la sindrome dell’occhio secco, che a sua volta può innescare altri disturbi anche seri. Guardare schermi molto a lungo sembra sbattere le palpebre potrebbe essere un fattore determinante nell’insorgere di questo problema, in particolare nei bambini.

Per ridurre il rischio di miopia, bisognerebbe ridurre il tempo passato davanti a uno schermo, specialmente in giovane età. Fino a 17 anni, si raccomanda di non andare oltre le due ore di schermo al giorno, televisione compresa.

Una bella sfida, se si considera che tablet e PC (e a volte smartphone) sono strumenti quotidiani per la maggior parte degli studenti. Studenti che, una volta finito di studiare, magari vogliono guardarsi una serie su Netflix o giocare con la console. Non ci vuole niente a raggiungere le 4-5 ore al giorno, mentre invece può essere piuttosto difficile convincere bambini e ragazzi a “uscire fuori” quando è il momento di rilassarsi.

E infatti alcuni medici dicono di notare una “progressione più rapida della miopia nei bambini”, il che suscita preoccupazioni per problemi in futuro, dal distacco della retina al glaucoma.

Immagine di copertina: elenavolf