Il Brasile fa ballare la samba telefonica agli Stati Uniti

Un cavo sottomarino tra America Latina ed Europa per aggirare lo spionaggio statunitense.

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a cura di Pino Bruno

La presidente brasiliana Dilma Rousseff stava meditando la mossa fin da quando aveva scoperto di essere spiata dai servizi statunitensi. Già, ma come sottrarsi allo strapotere americano sulle telecomunicazioni? Con un bypass transoceanico. Così lunedì prossimo a Bruxelles si discuterà della possibilità di costruire il primo cavo sottomarino tra Europa e Sud America per la trasmissione di dati elettronici e per le telecomunicazioni. Insomma, effetto Snowden/Datagate.

Al vertice, riferiscono le fonti europee, parteciperanno i leader dell'Unione e la stessa presidente Rousseff.  I negoziati fannno parte del dialogo bilaterale sul futuro di internet, e in particolare con l'obiettivo di "proteggere il web in quanto spazio di libertà delle comunicazioni,  gestito in modo trasparente e nel pieno rispetto degli individui in tutto il mondo".

Impresa faraonica ma non impossibile. D'altronde c'è già un accordo tra l'azienda brasiliana di Stato Telebras e la spagnola IslaLink per stendere un cavo sottomarino tra i due paesi entro il 2016, con un investimento di 185 milioni di dollari.  Un altro progetto prevede di collegare l'America Latina all'Europa via Capo Verde.

D'altronde era impensabile che il Datagate non avesse conseguenze anche economiche.  Nei mesi scorsi c'erano state le dure proteste dell'Unione Europea nei confronti degli Stati Uniti. La cancelliera tedesca Angela Merkel, messa sotto controllo dalle spie americane,  aveva proposto di creare una rete europea per lo scambio di email e per altre comunicazioni, al di fuori dalle infiltrazioni americane.

Il cavo diretto sottomarino non annullerà del tutto i rischi di intercettazioni da parte dei servizi statunitensi ma certamente sarà un ostacolo. Tecnologico, sì, ma soprattutto politico.