Il caccia nEUROn ha compiuto il primo volo senza pilota

Sabato in Francia c'è stato il volo inaugurale di nEUROn, il primo caccia europeo invisibile che può essere pilotato in remoto. Grande soddisfazione per AleniaAermacchi, che partecipa al progetto europeo con una quota del 22%.

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a cura di Dario D'Elia

nEUROn, il primo aereo militare Stealth europeo che si pilota a distanza, sabato ha compiuto il volo inaugurale in Francia presso la base militare di Istres. Si tratta di un'iniziativa che vede coinvolte Francia, Italia, Svezia, Spagna, Svizzera e Grecia. Ne avevamo già parlato a febbraio, quando il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, nel presentare il progetto di rinnovamento delle Forze Militari si era affidato allo slogan "meno generali, meno ammiragli, più operatività e tecnologia".

Risolta la querelle sugli ordini dei caccia-bombardieri Lockheed Martin Joint Strike Fighter F-35 (passati da 135 a 90), tutti gli appassionati hanno volto lo sguardo vero il nEUROn. Non solo si tratta di un aeromobile da combattimento a pilotaggio remoto (APR) ma è dotato di tecnologie che lo rendono invisibile ai radar - assomiglia infatti al B-2 Spirit. Non meno importante il fatto che rispetto ai più comuni Droni vanta dimensioni analoghe a quelle degli aerei tradizionali per capacità di carico, autonomia e capacità di volo.

nEUROn

Il pilotaggio avviene attraverso un datalink NATO STANAG 7085, che consente non tanto un controllo diretto su ogni singola manovra ma di indicare all'intelligenza artificiale gli obiettivi operativi da espletare. Insomma, in una stanzetta remota magari posizionata in un bunker europeo domani sarà possibile intraprendere qualsiasi genere d'azione a migliaia di km di distanza.  

Sotto il profilo industriale, sebbene a capo del progetto vi sia Dassault Aviation, bisogna rilevare il coinvolgimento di AleniaAermacchi (Finmeccanica) che partecipa con una quota del 22%. Si occupa in special modo di fornire il sistema elettrico, la piattaforma di gestione dati aria, nonché la piattaforma di "Detection e Recognition" degli obiettivi. Selex Galileo si occupa invece dell'unità IOH (Integrated Optronic Head).

"Siamo molto soddisfatti di questo traguardo epocale per l'industria aeronautica europea. Da anni siamo fortemente impegnati nello sviluppo di prodotti altamente innovativi e con logiche di sviluppo, produzione e utilizzo del tutto nuove rispetto al contesto aeronautico tradizionale", ha commentato l'AD del colosso aerospaziale italiano Giuseppe Giordo.

Non resta che attendere altri due o tre anni di test per il completamento dello sviluppo.