Il calcio apre alla tecnologia per dire addio al goal fantasma

La IFAB ha aperto alla tecnologia nel mondo del calcio, ma solo per i goal-non goal. Due le soluzioni a disposizione, chiamate GoalRef e Hawk-Eye. In questo modo dovrebbero ridursi i casi di partite falsate per sviste arbitrali.

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a cura di Manolo De Agostini

L'International Football Association Board (IFAB) apre alla tecnologia nel calcio. Per ora si tratta esclusivamente di una soluzione tecnologica che dovrebbe chiudere una volta per tutte la vicenda dei goal fantasma. Se fosse stata implementata prima, magari l'Italia in quest'ultimi europei avrebbe giocato con l'Ucraina, e non l'Inghilterra, senza contare il famoso "caso Muntari" che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'ultimo scudetto italiano, conquistato dalla Juventus.

A seguito di nove mesi di test iniziati nell'agosto 2011, l'IFAB ha deciso all'unanimità di approvare "in linea di principio" le soluzioni di entrambe le aziende che hanno preso parte alla seconda fase di test: GoalRef e Hawk-Eye. L'approvazione è subordinata a un test finale che riguarderà il montaggio degli apparati necessari in ogni stadio.

Un goal poteva cambiare le sorti del campionato (forse!)

Il sistema GoalRef, sviluppato dall'Istituto Fraunhofer, richiede la presenza di un chip nel pallone. Attraverso una serie di sensori distribuiti sui pali delle porte sarà possibile verificare il completo superamento della linea di porta (il goal è dato solo se il pallone attraversa completamente la riga).

Hawk-Eye è invece già usato in sport come il tennis. Il cosiddetto occhio di falco è usato dai tennisti in caso di dubbio per chiedere al giudice di verificare se la chiamata della palla (dentro o fuori) è corretto oppure no. In tal caso si mette in moto una piattaforma hardware/software, che si affida a sei/otto telecamere fisse (registrano a 500 fps) e riproduce virtualmente la posizione e traiettoria della pallina in relazione al campo. Un sistema che, almeno del tennis, è a prova di errore.

Il primo test concreto dell'occhio di falco sarà il Mondiale per Club di dicembre a Tokyo, poi toccherà alla Confederation Cup del 2013 e successivamente alla Coppa del Mondo del 2014 che si terrà in Brasile. Avremo ancora di che discutere nei bar per qualche anno, visto che l'implementazione nel campionato italiano non sarà immediata.

La IFAB ha comunque dato "luce verde" anche all'uso degli arbitri di porta, finora vincolato solo a determinate manifestazioni. Non ci sarà più quindi la cosiddetta "terna arbitrale", ma cinque persone si occuperanno di vigilare su quanto accade sul rettangolo di gioco: arbitro, due guardialinee e due arbitri di porta.

Germania-Inghilterra, goal-non goal al Mondiale 2010

Le prime dichiarazioni degli "addetti ai lavori" non sono tardate ad arrivare. Intervistato da Sky Sport l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha appreso con gioia la decisione della IFAB. "La tecnologia sul gol fantasma? Mi viene da dire finalmente, non si capisce come mai l'occhio di falco è nel tennis da tanto tempo e non nel calcio. Concordo totalmente con la decisione della Fifa. Arriva tardi, ma meglio tardi che mai".

"Ora ci vuole che la Lega Calcio si dia da fare perché bisognerà introdurlo nei campionati nazionali. Sarà difficile in tutti perché ci sono dei costi da sostenere ma spero almeno nei campionati di elite". Anche Pierluigi Collina, designatore arbitrale della Uefa, si è detto soddisfatto. "Arbitri e tecnologia fanno cose diverse, l'occhio di falco guarda solo la linea di porta, gli arbitri fanno altro: aiutano l'arbitro per tutte le decisioni all'interno dell'area di rigore".